Fazello descrive il piccolo Centro: "Al vertice degli alti monti,
si ha una fortezza ed un villaggetto. Mola per nome, notissimo in tutta la Sicilia, antico
certamente, difficilissimo ad espugnarsi e circondato da mura, il cui sito però, sebbene
quasi di nessuna muraglia corroborato, difende la minutissila rocca. Sicurissimi si ha i
lati da ogni interno per aversi precipitevoli a picco i luoghi vicini".
Castelmola, acquistato nel 1637 da Tommaso Marullo, Marchese di
Condagosta, passa per successione ad Albaro Villadicane, nel 1756, ed acquisisce il titolo
di principato.
Di Marzo annota che il piccolo territoreio "presenta molte
varietà di marmi", grazie all’agricoltura esporta vino, olio, mandorle. Si
produce seta.
All’inizio del XX secolo il Comune conta 1421 abitanti dei quali 1048
dimorano in case sparse in campagna, per la conduzione di fondi rustici.