Già
Casale arabo, sotto i Normanni la struttura agricola fu in primis concessa a Berengario
Villaraut, Conte di Caltabellotta, ma abbandonata questi la Sicilia , pervenne per
volontà di Federico II a Berengario de Spucches, la cui figliola andò sposa a Bernardo
Inveges. Dal 1408 è possesso di Giovanni Inveges, per concessione di Re Martino.
Agli Inveges appartengono i successori dell'antico Casale, quando in
seguito alle nozze di Giovannella Inveges passò al primo marito Pietro di Sabia e quindi,
dopo la sua morte, al secondo marito Bernardino di Termini.
E' come possesso della famiglia Termini che nasce l'attuale Centro di
Calamonaci, che venne trasformato da semplice Casale a Borgo intorno al 1630 da Vincenzo
Maria Termini, primo Principe di Casteltermini.
Calamonaci fu successivamente feudo dei Montaperto di Raffadale.
L'impianto urbanistico è tipicamente seicentesco, con espansioni
sette-ottocentesche su scacchiera regolare e con comparti rettangolari allungati
aggreganti cas a spina.