Stemma del Comune di Cattolica Eraclea |
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Centro agricolo e mineralogico (Comune di 62,14 Km2 con 6188 abitanti), 37 Km a Nord-Ovest del capoluogo, a 180 metri s.l.m. posto nella bassa valle del fiumi Platani, su di un colle presso la sponda sinistra del fiume. Il terreno è composto da gessi amorfi ed è pedologicamente caratterizzato da regosuoli da gessi e da rocce gessose. Zona sismica di seconda categoria. Cattolica Eraclea è un Centro agricolo e minerario. L'attività agricola produce cereali, agrumi, vino, olio, e a questa si aggiunge l'attività zootecnica. Ma non manca una modesta attività imprenditoriale, industriale legata all'estrazione di gesso, zolfo e salgemma. In espansione il turismo stagionale.
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All'interno del tessuto urbano, possiamo visitare la Chiesa Madre, con una facciata neoclassica, dedicata allo Spirito Santo è stata fondata nella seconda metà del Settecento, ma rimaneggiata in seguito. Nella Chiesa della Mercede si può ammirare un pregevole sarcofago secentesco. Nei dintorni del Centro si può raggiungere Monte San Calogero, meta di pellegrinaggi. La bellissina costa che si estende verso est è una riserva naturalistica. Importanti resti dell'antica Eraclea Minoa si trovano nella zona archeologica. Eraclea Minoa venne fondata da coloni di Selinunte in cima a una collina affacciata sul mare, i quali la denominarono semplicemente Minoa. Il nome Eraclea fu anteposto a quello di Minoa , nel VI sec. a.C., dopo lo sbarco di nuovi coloni provenienti da Sparta. Sempre contesa nelle lotte tra Selinunte ed Agrigento e successivamente tra Cartaginesi e Romani, la Città ebbe un'esistenza tormentata, fino alla sua scomparsa alla fine del Primo secolo a.C., dopo essere stata già una prima volta devastata nel corso delle guerre servili e ripopolata dal console Publio Rupilio nel 131 a.C. Gli scavi hanno messo in luce alcuni tratti della cinta muraria con resti di torri, una vasta area dell'abitato ellenistico e romano, un santuario di età ellenistica, nonché tombe con i relativi corredi funebri. Importante il teatro, con la cavea rivolta verso il mare, realizzato in conci di marna friabile e pertanto protetto da un rivestimento di plastica. All'ingresso della zona archeologica è allestito un Antiquarium, nel quale sono raccolte ceramiche, corredi tombali, statuette fittili della città e della necropoli sia arcaica che ellenistico-romana.
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