COMUNE DI

S
AN GIOVANNI GEMINI (AG)

   
 
 
     
  La seconda domenica di Giugno si celebra a San Giovanni Gemini (agrigento) la festa dedicata a Gesù Nazareno. E' l'occasione più sentita e partecipata dagli abitanti del paese.
Nella foto un membro anziano della Congregazione dà inizio alla processione del ceri durante la quale la corona d'oro massiccio attraverserà l'intero paese.
 
     
  Galleria Fotografica Siciliana - 11 Giugno 2007  
     
  da Wikimedia Commons  
     


Centro (Comune di 26,30 Km2 con 8000 abitanti), 58 Km a Nord del capoluogo, a 670 metri s.l.m. sul versante del monte Cammarata, su di un ripiano delle falde Nord-orientali del Monte Cammarata, fra i valloni Turibolo e Conceria, affluenti di destra del fiume Platani.

E' posto in zona di calcare bianco marnoso a cefalopodi, caratterizzata pedologicamente da suoli bruni, rendzine e litosuoli. Zona sismica di seconda categoria.

L'economia originaria, basata sulle attività agricole (agrumi, cereali), è ancora oggi praticata. Si è aggiunta una certa attività edilizia che copre anche il fabbisogno del vicino Centro di Cammarata, e una relativa attività di produzione industriale (laterizi, estrazione di pietrisco per costruzioni). E’ esercitato anche il commercio e l’artigianato del ferro battuto.

 

    San Giovanni Gemini    
       
Notizie storiche Beni monumentali

San Giovanni Gemini fu fondato nel 1451 da Federico Abatellis, Conte di Cammarata, laddove esisteva una precedente cappella in devozione a San Giovanni. Fu città feudale. Il Borgo passò poi nel 1587 ai Branciforti, trasformandosi da Contea in Ducato.

Il paese si chiamò fino al 1879 semplicemente San Giovanni, quando gli si aggiunse l’appellativo Gemini, gemelli, in virtù della duplice cima del monte Cammarata.

All'originario impianto quattrocentesco, che si sviluppa intorno alla Chiesa Madre, si affianca un tessuto settecentesco di comparti allungati con case aggregate a spina.

La Chiesa Madre (secoli XVI-XVII) è dedicata a San Giovanni. Interessante anche la Chiesa della Madonna del Carmine, appartenente all’omonimo Convento: edificati nel Cinquecento furono danneggiati e quindi rimaneggiati dopo la frana del 1760.

Chiesa Madre S. Giovanni,
Convento Cappuccini,
Chiesa di S. Lucia,
Chiesa di S. Anna,
Chiesa di S. Francesco,
Chiesa del Carmelo,
Convento dei Minori Cappuccini.