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Il Palazzo Steripinto di Sciacca,
eretto nel 1501 da Antonio Noceto, nipote del celebre
botanico Gerardo Noceto (1475-1545)
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Paolo345 - 4 Gennaio
2009
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da Wikimedia Commons |
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Cittadina (Comune di 191,01 Km2 con 36000 abitanti, saccensi), 70
Km a Nord-Ovest del capoluogo, a 60 metri s.l.m. Il centro sorge sulla costa del Canale di
Sicilia a ridosso del monte S. Calogero (386 m.), tra le foci dei fiumi Belice e Platani.
Il territorio è costituito da breccia conchigliare superiore, ed è pedologicamente
interessato da suoli bruni, bruni lisciviati e regosuoli. Zona sismica di seconda
categoria.
Possiamo affermare che Sciacca è uno dei Centri economicamente più
importanti dell'Isola. E' infatti un rinomato Centro agricolo-commerciale, ma anche
industriale e termale. L'agricoltura è di tipo cerealicolo, agrumicolo e viticolo. La
zootecnia è relativa a bovini, ovini, equini e avicoltura. Fiorente la pesca che fa capo
al suo porto peschereccio. Presenti industrie conserviere di trasformazione del prodotto
ittico; troviamo anche industrie laterizie del legno, della carta e del mobilio.
Importanti le attività commerciali (confezioni, mobilifici, cartiere); attivo
l'artigianato.
Sciacca è anche Centro turistico-termale, grazie alle sue sorgenti
idrominerali. Il Centro è infatti sorto sul luogo delle antiche Terme Selinuntine.
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Sciacca |
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Notizie storiche |
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Beni monumentali |
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Il
territorio di Sciacca è stato abitato sin dall'età del Bronzo. Alla periferia orientale
della città sono stati rinvenuti i resti di un insediamento sicano, detto dei Fìguli.
Fin dall'antichità il territorio fu anche assai apprezzato per l'abbondanza di acque
termali curative, che sgorgano alle falde del monte Cronio, oggi monte S. Calogero. Quando
infatti, i Selinuntini nel secolo VII a.C. si espansero sul territorio, denominarono il
primo nucleo della città Thermae Selinuntinae, ossia Terme di Selinunte, proprio
in virtù delle acque terapeutiche. I Romani, l'appellarono Aquae Labodes. Dopo la
distruzione di Selinunte da parte dei Cartaginesi, a partire dal secolo IV a.C. , divenne
stazione postale per le comunicazioni con l'impero e un importante nodo di traffico
portuale, munito di un caricatoio di grano e altri prodotti agricoli, coltivati
nell'entroterra ed esportati per mare.
Decadde commercialmente in periodo Bizantino. Nel corso del secolo VI d.C.
si diffuse il Cristianesimo, grazie alla predicazione di S. Calogero, il Santo nero, il
cui eremo era costituito da una grotta sul monte Cronio.
Nell'840 Il Centro fu conquistato dagli Arabi, che gli attribuirono il
nome di As-Saqqah, dal quale deriva la denominazione di Sciacca, che ancora oggi conserva.
Gli Arabi influenzarono lo sviluppo dell'abitato, conformatosi in vicoli stretti e corti
interne. Edificarono una prima cinta di mura, lasciando extra moenia l'insieme
delle case di Fìguli; verso il mare elevarono una fortificazione.
Nel 1087 Sciacca fu occupata dal conte Ruggero. In periodo normanno, fu
Città demaniale. Ruggero ampliò le mura, fino a raddoppiarne lo spazio e lo munì del
cosiddetto Castello Vecchio o dei Perollo. Il Castello Nuovo o dei Luna fu invece
edificato, nel secolo XIV nella parte alta della città. Lo si deve al volere di Guglielmo
Peralta, signore di Sciacca, dal 1355. La Città passò poi ai Luna.
Nel quattrocento, sotto re Martino, fu celebrato il matrimonio fra
Margherita Peralta e Artale Luna. Si racconta che queste nozze furono causa di rivalità e
di scontri sanguinosi. Il fatto è passato alla storia col nome di "caso di
Sciacca": essendo infatti Margherita Peralta andata sposa ad Artale Luna, ma
desiderata contemporaneamente da Giovanni Perollo, si innescò una sanguinosa rivalità
che per più di un secolo porterà lutti fra le famiglie dei Perollo e dei Luna. Per il
Centro, a causa di queste lotte, iniziò la decadenza, fino al secolo XVIII; nei secoli
successivi ebbe nuovo sviluppo.
L'impianto urbanistico è medioevale: si presenta come città murata a
grossi comparti, con più corti aperte verso la strada di accesso e di forma irregolare
nella parte intermedia del Centro storico. Si sono prodotti interventi a partire dal
secolo XV al XVIII. Caratteristico è il borgo marinaro tra le mura e il mare.
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Chiesa Madre S. Maria Maddalena,
Chiesa Santuario S. Calogero,
Chiesa di S. Leonardo,
Chiesa S. Margherita,
Chiesa di S. Maria del Giglio,
Chiesa di S. Michele,
Chiesa di S. Maria di Loreto,
Chiesa di S. Maria dellItria,
Chiesa di S. Nicolò La Latina,
Chiesa di S. Pietro,
Chiesa di S. Giuseppe,
Chiesa di S. Caterina,
Chiesa di S. Domenico,
Chiesa di S. Agostino,
Chiesa di S. Francesco di Paola,
Chiesa di S. Giovanni dei Signorini,
Chiesa del Purgatorio,
Chiesa dellOlivella,
Chiesa delle Giummare,
Chiesa del Carmine,
Chiesa del Collegio,
Chiesa dei Cappuccini, Confraternita SS. Crocifisso,
Oratorio SS. Crocifisso, Ospedali Riuniti, Biblioteca Comunale,
Scuola Media,
Istituto Statale dArte.
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ITINERARI CONSIGLIATI
Monti sono i monumenti, sia religiosi che civili, i quali restituiscono la
memoria storica di questa importante Città.
Sulla vetta del monte Cronio si scorge il santuario di S. Calogero, nato
intorno alla grotta che ospitava l'eremita; la sua statua scolpita da Giacomo Gagini, nel
1538, è conservata all'interno della Chiesa.
Accanto al santuario di S. Calogero, vi è un Antiquarium e lo
Stabilimento delle Stufe vaporose naturali. Sono le più antiche terme di Sciacca,
tuttavia le cure termali, sono anche praticate nel Nuovo Stabilimento realizzato in stile
liberty tra il 1928 e il 1938, uno dei migliori del mondo. Vi si gode uno stupendo
panorama marino.
Ci si può soffermare
all'ombra degli alberi della Villa Comunale, costituita nel 1881.Il Duomo è dedicato a
Santa Maria Maddalena, detta anche del Soccorso. E' stato fondato nel 1108 e
rimaneggiato in forme barocche ed ampliato nel 1656, su progetto di Michele Blasco.
L'unica parte originaria è l'esterno delle tre absidi. La facciata incompiuta è priva di
uno dei due campanili. All'interno della Chiesa, con impianto in tre navate, conserva un
fonte battesimale in marmo del 1491; un tabernacolo marmoreo opera di Antonello Gagini del
1581; statue della Madonna del Soccorso del 1503 opere di Mancino e Berrettaro; una statua
della Madonna della Catena attribuita al Mancino.
Importante l'ex Convento dei
Gesuiti, del 1613 oggi sede del Municipio di Sciacca.
Di notevole importanza è anche il complesso di S. Margherita che
comprende l'ex ospedale del 1530, la trecentesca Chiesa di S. Gerlando dal portale gotico
e la Chiesa di S. Margherita, elevata nel 1342 per volere di Eleonora d'Aragona, moglie di
Guglielmo Peralta. Il portale gotico-rinascimentale esposto sul prospetto settentrionale
è sormontato da una lunetta marmorea opera di Francesco Laurana e Pietro de Bonitate che
raffigura S. Margherita fra angeli. All'interno della Chiesa belli sono gli stucchi
(puttini, donne, teste leonine ), eseguiti nel 1623 da Orazio Ferraro. Monumentale è
l'organo del 1658, disposto sopra il portone principale ed ancora funzionante. Da
menzionare inoltre la statua del 1544 di Alberto Frixa, artista fiammingo, e la pala
marmorea con la statua di S. Margherita ed episodi della sua vita, di Mancino e
Berrettaro.
Accanto alla Chiesa di S. Margherita sorge la Chiesa del Carmine. E' stata
edificata nel secolo XIII e rimaneggiata nei secoli XV-XVI. All'interno è conservata una
tavola di Vincenzo da Pavia, del 1552 (Transito della Madonna).
Poco distante è l'antica porta della città dedicata a S. Salvatore,
datata 1555; è in pietra arenaria con uno stemma e decorazioni barocche.
L'architettura civile annovera maestosi Palazzi, come Palazzo Steripinto,
del 1501, in stile siculo-catalano. Sul prospetto, rivestito da conci bugnati a punta di
diamante e coronato da merlature, si aprono il portale rinascimentale e tre eleganti
bifore.
Il Palazzo San Giacomo Tagliavia, rimaneggiato nel secolo XIX si presenta
con tre cariatidi sul prospetto e un bel fregio, scolpito nel tufo, posizionato sul lato.
Poco distante troviamo il quattrocentesco Palazzo Arone-Tagliavia, con merlature terminali
e un balcone con accesso costituito da una portafinestra a trifora.
Accanto al Duomo è un palazzetto ottocentesco, adibito a Casa Museo di
Francesco Scaglione. Conserva, oltre agli arredi originali del Palazzo, collezioni di
quadri dal Seicento al Novecento, bronzi e ceramiche di varie epoche.
Da ricordare ancora la torre del Pardo (secolo XV) con balcone ornato da
figure umane e il Castello Nuovo o dei Luna, costruito da Guglielmo Peralta negli anni
1393-1398, del quale oggi rimangono la cinta muraria esterna e la torre cilindrica.
Da citare per la sua singolarità è invece il Castello Incantato di
Filippo Bentivegna, a circa un chilometro e mezzo dalla città. E' un tipico esempio di
arte spontanea e popolare. In un piccolo podere si trovano oltre tremila teste scolpite
nella pietra o sulle cortecce degli alberi da Bentivegna nel corso degli ultimi
cinquant'anni della sua vita. Si tramanda che questa "mania" scultorea sia stata
la conseguenza di un colpo in testa ricevuto, quando era emigrato in America, durante una
colluttazione con un suo rivale in amore.
Nel territorio di Sciacca possiamo trovare la torre Makauda, a base
circolare, del secolo XVI. |
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