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Città (comune di 180.88 km2 con 330 000 abitanti) della costa
orientale della Sicilia, a 7 m alle falde meridionali dellEtna, capoluogo della
provincia omonima. La fisionomia urbana attuale risale al XVII secolo: la città fu
infatti completamente ricostruita dopo il rovinoso terremoto del 1693 secondo un armonico
piano regolatore a scacchiere, di G. B. Vaccarini, e reca la caratteristica impronta
dellarchitettura barocca nei palazzi (S. Giuliano, Biscani) e nelle chiese (facciata
del duomo, convento e chiesa di 5. Niccolò). A partire dal secolo scorso la città si è
estesa rapidamente, soprattutto a Nord-Est e a Sud, lungo la cimosa litoranea. nonché a
Nord, lungo le vie che risalgono le prime pendici dellEtna; altrettanto rapido è
stato lincremento demografico (nel 1901:147 700 abitanti). Catania è un fiorente
mercato agricolo il cui retroterra si estende a tutta la parte occidentale
dellisola; notevole impulso hanno avuto nei dopoguerra le attività manifatturiere
(meccaniche, chimiche e alimentari): un nuovo quartiere industriale è sorto a Sud della
città, nella piana bonificata. Attiva lesportazione di prodotti agricoli (mandorle
e agrumi). Colonia calcidese fin dai VII sec. a.C., rimase sotto il dominio romano dal 263
a.C. al V sec. d.C.; passò poi ai Bizantini che la tennero fino alla conquista araba (IX
sec.) e successivamente ai Normanni, agli Svevi e agli Aragonesi. La provincia di Catania
(3552 km2, 1 029 000 ab., 290 abitanti/km2; 58 comuni) comprende il
monte Etna a Nord e il versante ionico dei monti Iblei a Sud, con l'interposta piana di
Catania,bassopiano recentemente bonificato e coltivato a vigneti, cereali, tabacco e
ortaggi. Centri principali oltre al capoluogo sono, Acireale, Caltagirone, Adrano.
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Catania è di
origine greca. Secondo Tucidite VI, 3 e Strabone VI, 268, fu fondata dai Calcidesi venuti
da Eubea in Sicilia, poco dopo il 730 a. C. Jerone Siracusano nel 476 a. C. espulse da
Catania tutti i cittadini che egli mandò in Leontini, e la ripopolò con 10000 coloni in
parte Siracusani e in parte Peloponnesiaci, cambiandole il nome di Catania in quello di
Aetna. Dopo la morte di Jerone, i Catanesi lasciarono Leontini e, nel 461,
simpadronirono di nuovo di Catania, alla quale restituirono lantico nome. Nel
403 a. C. Catania cadde in potere di Dionisio di Siracusa, e quindi rimase sotto il
dominio dei re Siracusani sino alla venuta del corinzio Timoleone, per mezzo del quale
ritornò libera ed indipendente. Durante la 1° guerra punica, dopo i primi trionfi delle
armi romane nel 263 a. C., Catania si sottomise ai Romani, i quali la chiamarono Catina.
Espugnata Siracusa dal cons. Marcello (212 a. C.) i Romani conquistarono interamente la
Sicilia (210 a. C.), e la divisero in due provincie, amministrate da un
"praetor"; della "provincia nova" facevano parte le città annesse
dopo la prima guerra Punica, cioè Siracusa, Catina e le circonvicine. Catina fu tra le 5
"civitates immunes et liberae". Questo privilegio fu perduto sotto l'imperatore
Ottaviano Augusto nel I sec. Nel V sec. Teodorico, re dei Goti, la soggiogò e i Goti la
governarono sino al 535, nel quale anno il generale Balisario la restituì
allImpero. Nel sec. IX la conquistarono i Saraceni, ai quali la tolsero i Normanni
verso la metà del sec. XI allora riacquistò il suo antico splendore. Il 4 febbraio del
1169, sotto il regno di Guglielmo il Buono, un tremendo terremoto la distrusse quasi
interamente, lasciando circa 15000 vittime sotto macerie. Assediata dagli Svevi,
resistette a lungo valorosamente, ma espugnata da Arrigo VI fu, per vendetta, incendiata.
Federigo II la fece riedificare. Nel 1267 passò sotto il dominio di Carlo I d'Angiò, e
obbedì con tutta la Sicilia agli Angioini sino al Vespro Siciliano. Gli Aragonesi la
ressero dal 1282 al 1410 e quindi i re di Castiglia sino 1516, nel quale anno la Sicilia
tutta passò sotto il dominio della Casa d'Austria. Nel 1669 un fiume di lava che
raggiunse il mare devastò Catania, e pochi anni dopo cioè nel 1693 un terremoto durato
tre giorni la ridusse un mucchio di macerie, sotto le quali giacquero i due terzi della
popolazione. Fu tosto riedificata. Quindi seguì le vicende storiche dell'isola. Invano
tentò d'insorgere Contro i Borboni nel 1837 con Siracusa, e poi di nuovo nel 1848.
Finalmente nel 1860 fu tra le prime a combattere e a riacquistare l'indipendenza. Uomini
illustri: Caronda legislatore, Filonide medico, Pitone poeta ed Oratore, vissuti prima
dell'Era Volgare; tra i moderni: Nicolò Tedeschi o Tudisco erudito del sec. XV; Cosimo
Nepita legista, primo commentatore delle Consuetudini Catanesi, del sec. XVI: Mario
Cutelli sommo giureconsulto del sec. XVII; labate Vito Maria Amico storico e
geogrago illustre autore della "Catania illustrata" (Cat. 1740-46) e del
"Lexicon topographicum Siculum" (Panormi et Catanae 1757-60); Ignazio
Paternò-Castello principe di Biscari. archeologo (morto nel 1786) il can. Gius. Recupero
autore della "Vulcanologia dellEtna" ossia "Storia naturale
dellEtna" (Catania 1815); Gius. Gioeni naturalista soprannominato il
"moderno Plinio", autore della "Litologia Vesuviana"; Carlo
Gemmellaro, geologo illustre; Giovanni Pacini, valente compositore musicale morto nel
1835, e l'immortale Vincenzo Bellini, genio sovrano nellarte della musica (nato nel
1802 e morto nel 1835). |
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Chiesa
S. Nicolò di Borgo, Chiesa S. Maria di Monserrato, Chiesa SS. Sacramento al Borgo, Chiesa
Agata al Borgo, Chiesa della Badia di S. Agata, Badia di S. agata, Chiesa di S. Domenico,
Chiesa di S. Francesco Borgia, Collegio dei Gesuiti, Chiesa di S. Francesco dAssisi,
Chiesa s: Giuliano, Chiesa S. Placido, Chiesa di S. agata al Carcere, Chiesa di S. Chiara,
Chiesa di S. Maria dellElemosina, Chiesa di S. Maria dellIndirizzo, Chiesa di
S. Maria di Gesù, Chiesa di S. Maria SS. Annunziata del Carmine, Chiesa della Madonna di
Loreto, Chiesa di S. Giuseppe, Chiesa di S. Martino dei Bianchi, Palazzo Gravina, Palazzo
Valdisavoia, Chiesa di S. Agostino, Chiesa della Trinità, Chiesa delle Verginelle, Chiesa
e Convento dei Benedettini, Chiesa di S. Maria della Rotonda, Chiesa e Badia di s.
Benedetto, Palazzo Asmundo, Chiesa di S. Camillo dei Crociferi, Palazzo Cerami, Chiesa
della Purità, Ospedale S. Marco, Chiesa di S. Agata alla Fornace, Chiesa del Carmine,
Chiesa di S. gaetano alle Grotte, Chiesa dei Minoriti, Palazzo Mongonelli, Palazzo
dellUniversità, Collegio dei Nobili.
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