COMUNE DI

C
ALASCIBETTA (EN)

 
     
 

Calascibetta

 
     
 

Clemensfranz - 7 Giugno 2006

 
     
     
     
   
     
  da Wikimedia Commons  
     

Centro agricolo (Comune di 88,17 Km2 con 4800 abitanti), 6 Km a Nord del capoluogo, a 691 metri s.l.m. nei monti Erei, sullo spartiacque fra i bacini dei fiumi Simeto e Imera Meridionale alla sommità di un rilievo roccioso (880 m.) formato da arenarie, sabbie e argille sabbiose, pedologicamente caratterizzato da suoli bruni, suoli bruni lisciviati e regosuoli.
Zona sismica di seconda categoria.

Ha economia di tipo agricolo e cerealicolo con produzione di cereali, agrumi, mandorle, uve per vino.Presenti industrie estrattive (sabbie silicee miniere di zolfo) e di trasformazione dei prodotti agricoli e del legno. L'economua è integrata da modeste attività artigianali.

 

  Calascibetta    
     
Notizie storiche Beni monumentali
Nel territorio sono stati rinvenuti resti di necropoli dell'VII, IX, X sec. a.C. e dell'età del rame.

Tuttavia il borgo ha origine saracena (deriva il sua nome dall’arabo Kalat-Scibet). Nel 1062 fu fortificata da Ruggero con la costruzione di un Castello e di una chiesa normanna. In seguito Calascibetta divenne città demaniale.

Permane l'impianto urbanistico medioevale originato nella parte alta dell'asse di via Conte Ruggero. Le vie minori seguono l'andamento delle curve di livello, definendo comparti residenziali molto articolati ed irregolari. Chiare sone le espansioni sei-settecentesche nella parte a valle.

 

Chiesa del Carmelo, Chiesa Madre Vergine Asssunta,
Chiesa del Collegio di Maria,
Collegio di Maria,
Chiesa di S. Pietro, Chiesa della Madonna della Catena,
Chiesa dell’Itria,
Chiesa del Ricovero, Chiesa di S. Gfiuseppe, Chiesa di S. Vincenzo, Chiesa di S. Antonio, Chiesa di S. Barbara.

ITINERARI CONSIGLIATI
  • In contrada Realmese sono presenti i resti di una necropoli del IX e VIII secolo a. C
  • Nei fianchi del Monte San Giuseppe si scorgono oltre trecento fornici scavati nella roccia.
  • Interessanti decorazioni e oggetti d'arte sono conservati nella Chiesa Matrice e nelle altre chiese, fra le quali ricordiamo quella di San Pietro, ex cappella dell’antico Castello Normanno, e quelle dei Cappuccini, ove si può ammirare un dipinto di Paladino e un piccolo Museo Archeologico.