COMUNE DI

C
ARONIA (ME)

 
     
 

Veduta del Castello di Caronia

 
     
 

Azotoliquido - 12 Giugno 2008

 
     
     
     
   
 
 
  da Wikimedia Commons  
     

Centro agricolo (Comune di 226, 55 Km2 con 4000 abitanti), 114 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 304 metri s.l.m. nei monti Nebrodi. Si producono agrumi, olio, vino.

 

  Caronia    
   

HOTELS

Notizie storiche Beni  monumentali

Si crede che il paese possa identificarsi con l’antica Calacte (tra Kefalaidion e Tindarion), fondata da Ducezio, re dei Siculi, dopo la sconfitta subita contro i Siracusani, anche se con Calacte tendono ad identificarsi anche altri siti, come ad esempio Galati Mamentino. L'ipotesi potrebbe essere verificata con i ritrovamenti di tombe, corredi funerari e monete risalenti al V secolo, e alle epoche greca e romana.

Secondo Vito Amico l'attuale abitato non è più antico dell’epoca Saracena. Se ne fa per la prima volta menzione nel diploma di Niccolò Arcivescovo di Messina nel 1178, con il quale egli concede al paese "la Chiesa di S. Niccolò e di S. Maria lungo il mare". Secondo Pirri nel 1296 è proprietà di Francesco Ventimiglia, che la ottiene da Federico II d'Aragona; ma per Vito Amico di questa volontà non se ne trova traccia nel Diploma federiciano. Documentato è invece il possesso nel 1330 da parte di Matteo Palizzi, Signore di Tripi e di Saponara, Vicario del Regno che finirà ucciso dai messinesi in rivolta. Succede Blasco Alagona, quindi il feudo passa nel 1408 ad Arrigo Rosso conte di Golisano, alle famiglie Cardona e Montecatena, ed infine appartiene ad Ettore Pignatelli dei duchi di Monteleone.

Nell’Ottocento il maggior cespite di guadagno è l’esportazione della legna da carbone, l’allevamento e la pastorizia, nonché la produzione di un "saporito formaggio", di grano, olio, vino.

Famoso il bosco di Caronia (Caroniae nemus): "Vastissimo denso e orrido – scrive Vito Amico – albergato da cinghiali e da fiere, piacevole ai cacciatori". Da occupazione ai "terrazzani", che soprattutto sono occupati a carbonizzare.

Chiesa Madre,
Chiesa S. Biagio, Chiesa S. Francesco.

Museo Civico antropologico Museo del Bosco.