COMUNE DI

C
ASTEL DI LUCIO (ME)

 

 
 
     
 

Stemma del Comune di Castel di Lucio

 
     
 

 

 
     
     
 
 
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Centro agricolo (Comune di 28,37 Km2 con 1800 abitanti), 181 Km a Sud-Ovest del capoluogo, 753 metri s.l.m.

 

    Castel di Lucio    
     
Notizie storiche Beni monumentali

Lo storico locale Padre Antonino Sciortino, vissuto agli inizi del Novecento, ha studiato i documenti dell’Archivio Parrocchiale per la ricostruzione delle vicende  del Centro.

Il primo nucleo dell’abitato è sorto intorno alla torre (nel quartiere anticamente denominato della Torre, oggi Quartiere di san Sebastiano). La torre di avvistamento permetteva la difesa dalle scorrerie saracene lungo le coste della Sicilia nel VII secolo d. C. fino alla definitiva conquista Araba avvenuta intorno all’800. Nel corso del secolo scorso tracce di questo insediamento (sepolture, alcune con sarcofagi) sono state rinvenute nel quartiere della Torre. Anche i toponimi testimoniano la presenza Araba, individuando molte zone del territorio: la grotta del Saraceno in contrada Carcare, le contrade Saracino, Cuba, Cubilla, Valle Cuba.

Con la conquista normanna il territorio è aggregato alla Contea di Geraci. In questo periodo sorgono il Castello e le torri nelle contrade Macera e Migaido, sistema difensivo dell’intera area, edificato da un certo Serlone, per volontà del Gran Conte Ruggero. Il territorio probabilmente per via di queste fortificazioni viene chiamato Castelluzzo o Castelluccio.

A partire dal secolo XVI il territorio passa dai Ventimiglia di geraci a diversi casati, Cannizzaro, Lercan, Ansalone, fino al 1722, quando con bolla del re Carlo VII, verrà concesso ai signori Agraz.

Con l’eversione del feudo e l’abolizione dei privilegi baronali nell’Isola, anche Castelluccio ottiene l’autonomia dettata dalla Costituzione e in base alla nuova divisione amministrativa dell’Isola è aggregato al mandamento di Mistretta. Nel 1844 passa dalla Diocesi di Cefalù a quella di Patti, per quanto riguarda le attività religiose. Queste diversificazioni si ripercuotono sul territorio, che fino ad ora aveva sentito l’influenza delle vicende dell’area delle Madonie, per seguire le sorti dell’area Nebroidea e Messinese.

Dopo l’unità d’Italia il nome di Castelluccio viene trasformato in Castel di Lucio.

Chiesa Madre,
Chiesa S. Nicolò, Chiesa S. Antonio, Chiesa di S. Maria, Chiesa S. Carlo, Chiesa del Convento, Chiesa di S. Lucia, Chiesa di S. Salvatore.

 

ITINERARI CONSIGLIATI

Itinerario d’arte moderna:
Nel 1989 per iniziativa dell’imprenditore Antonio Lo Presti sono state tealizzate diverse sculture che seguono un itinerario di arte moderna che si snoda lungo la Fiumara di Tusa:
- La curva gettate alle spalle del tempo di Paolo Sciavocampo;
- Il labirinto di Arianna di Italo Lanfredini sulla collina del      Salvatore.
- Le ceramiche Arethusa di Pietro D’Orazio e Graziano Marini che arricchiscono la Caserma dei Carabinieri alle porte del Centro abitato.

Itinerario naturalistico:
Collina del Salvatore, Bosco Montagna-San Giovanni, Monte d’Ariddu, Piazzetta della Pace (punto panoramico).

Itinerario storico-architettonico:
Castello del XIII secolo eretto ad opera dei Ventimiglia di Geraci; Chiesa Madre della seconda metà del sec. XVII sorta sull’antica chiesa madre dedicata alla natività di Maria e la chiesa dei Santi Luca e Biagio; Convento dei Frati Minori Francescani del sec. XVII; chiesa di San Carlo Borromeo del 1630.