COMUNE DI

F
IUMEDINISI (ME)

 

Centro agricolo (Comune di 35,99 Km2 con 2000 abitanti), 32 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 200 metri s.l.m. sul versante sud-orientale dei monti Peloritani.

 

    Fiumedinisi    
       
Notizie storiche Beni monumentali

Secondo alcuni storici, il nome deriva dalla vicinanza al Flumen Dionisy dedicato anticamente a Dionisio.
Il Centro esiste già nel 600 a.C. con il nome ellenico di Nisa, fondato dai coloni Calcidesi di Zancle o di Naxos. Una leggenda narra che nel 595 a.C. vi si sia stabilito Faone di Lesbo, amante della poetessa Saffo.

Con i normanni l'abitato si è trasferito più a monte nell'odierno sito. Già in epoca medioevale è importante centro di produzione di prodotti agricoli. A partire dal regno di Federico III di Aragona Fiumedinisi appartiene al demanio baronale.
Durante la rivolta antispagnola di Messina  (1674-1678), il paese è rimasto fedele alla Spagna; il re Carlo II non dimenticando la devozione dimostrata, il 26 aprile 1678 manda un messaggio di gratitudine il cui testo è stato scolpito in una lapide posta sulla facciata della Chiesa madre.


Importante è il palazzo della Zecca (1669), ovvero l'antico palazzo del Governo usato come ufficio ed alloggiamento dei tecnici stranieri che dirigevano lo sfruttamento minerario, per l'estrazione di argento per la coniazione in loco di monete della Zecca del Regno. Si conservano ancora le monete coniate sotto Carlo VI d'Austria e Carlo III di Borbone. In occasione della visita di Ferdinando II di Borbone, è stata coniata una medaglia in suo onore oggi conservata al Museo Nazionale di Napoli. Nel sec. XIX l'edificio è stato diviso e venduto a privati. Oggi la parte che ne ha conservato l'aspetto originario è stata restaurata.

 

Chiesa S. Pietro, Chiesa Annunziata.