L'antico
territorio è stato a lungo sotto l'influenza della vicina Città di Naxos, fondata dai
Calcidesi nel 753 a.C. e dominato in seguito anche dai Romani. Nel corso del medioevo è
andato accentrandosi nel sito attuale (posto nelle vicinanze di Taormina lungo il torrente
ai piedi del Monte Tauro) tanto che il piccolo Centro è considerato di origine saracena.
Labitato è chiamato nei documenti anche Caggo e in un diploma del
Conte Ruggero del 1017 Scaggi. Fino al 1939 il Centro è stato denominato Kaggi e
per lungo tempo ha fatto parte del Comune di Taormina, quando nel 1820 diviene Comune
autonomo.
Nel secolo XVII la famiglia Mauro lo compra "dai ministri del
Re" . Il feudo passa quindi ai Branciforti, principi di Scardia, e successivamente
venduto agli Spucches, Duchi di S. Stefano, fra i quali è ricordato Biagio Spucches, uomo
colto e mecenate di studiosi di archeologia, il quale si impegna nel restauro e nella
conservazione del teatro greco di Taormina.