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Cittadina (Comune di 24,23 Km2 con 3100 abitanti), 44 Km a Ovest del
capoluogo, a un metro sul golfo omonimo, ai piedi del promontorio che culmina col capo di
Milazzo. Il golfo di Milazzo è una vasta insenatura della costa nord-orientale della
cosiddetta penisola del sole, tra i capi Rasocolmo, a Est, e di Milazzo a
Ovest. Il centro di Milazzo si trova invece sulla sponda occidentale. L'abitato è
costituito da due quartieri: quello antico in posizione elevata nelle vicinanze
dell'imponente castello medioevale e quello moderno che si estende fino al mare.
Milazzo è un centro agricolo,
industriale e turistico, scalo per le Isole Eolie. Il territorio è coltivato ad agrumi,
olive, uva, cereali, pomodori. Le industrie sono specificamente metalliche, molitorie,
enologiche, olearie, conserviere, vetrarie, del cemento, chimiche. Porto con destinazione
peschereccia e scalo delle comunicazioni marittime con le isole Eolie.
Importante nell'economia locale il turismo.
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L'antichità
della terra di Milazzo si perde nel mito, tanto che la tradizione ricorda la Grotta di
Polifemo ubicata sul costone della Rocca su cui ora sorge il Castello. La leggenda
racconta che Polifemo governava gli armenti del Dio Sole, in questa terra (chiamata
Chersoneso dOro) cantata dai greci per la bellezza, il clima e la fertilità, quando
Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, vi approdò dopo un naufragio.
Fin qui il mito, testimoniato
da ritrovamenti archeologici risalenti al 4000 a.C, ovvero alla civiltà di Tapsos
(XIV-XIII a.C.) ed a quella Villanoviana (X-XIII a.C.).
La storia ricorda memorabili
battaglie svolte nel mare che fronteggia l'abitato. Contesa da Ateniesi, Siracusani,
Mamertini e Cartaginesi tra i secolo VIII a.C. e il 275 a.C.
Famosa la battaglia del 260 a.C. che vede il trionfo di Caio Duilio e quella del 36 a.C.
con la quale Ottaviano, vittorioso su Sesto Pompeo inizia la storia imperiale di Roma. Con
quest'ultima vittoria Mylae (così è denominata Milazzo dai Romani) diviene Municipio
Romano e si fregia dell'Aquila imperiale che campeggia nel suo stemma municipale.
Gli Arabi, nell843, che
ne fanno un grande centro commerciale marittimo per l'esportazione dei prodotti agricoli
della sua Piana. Iniziano anche la fortificazione della Rocca e la costruzione delle mura
e del Castello (oggi rimane la cosiddetta torre Saracena).
Da questo momento la storia
del Centro si identifica con quella della sua roccaforte. Da Ruggero d'Altavilla in poi la
città è il baluardo difensivo di Messina sul Tirreno.
La Città regia sempre più
fortificata acquisisce privilegi nella partecipazione ai più importanti eventi del secolo
XIII. E' sede del Generale Parlamento di Sicilia (1295).
Gli Aragonesi edificano
intorno al Castello una nuova cinta muraria, con cinque torri semicircolari due delle
quali, a nord, delimitano l'accesso, ai lati di portale gotico che reca in chiave lo
stemma della famiglia reale aragonese.
La Città è coinvolta nei
conflitti feudali per la conquista del potere. Nel 1523 il principe Pignatelli, Viceré,
inizia i lavori per unaltra cortina muraria, La cinta spagnola, che
recinge la Cittadella con il trecentesco Palazzo dei Giurati, che diverrà residenza del
Senato, ed il Palazzo dei Vicerè, la chiesa del SS. Salvatore (1616) con lannesso
Monastero dei Benedettini, il Duomo (1608), innalzato dopo che quello precedente -dedicato
a S.Nicola- viene demolito per fare posto alla cinta muraria. All'interno delle nuove mura
ci sono le case del Borgo medievale, un tessuto minuto di abitazioni protette.
Questa importante
fortificazione è certamente nel corso della dominazione la del Viceregno di Sicilia. Ma
è anche importante piazza d'armi per gli Spagnoli durante la rivolta di Messina
(1674-1676). Nel 1718 per gli Austro-piemontesi proprio contro gli attacchi spagnoli per
la riconquista della Cirttadella. Successivamente è importante piazzaforte per Inglesi
nel corso delle guerre napoleoniche (1805-1815).
La storia ricorda i moti
risorgimentali del 1821 e del 1848 e la battaglia decisiva (20 luglio 1860) tra i Mille di
Garibaldi e lesercito borbonico per l'Unificazione Italiana.
Sul finire dell'Ottocento il Castello è adibito a carcere e con questa destinazione
rimarrà fino alla metà del secolo XX.
Nel 1943 è coinvolto
nell'invasione della Sicilia da parte degli Alleati.
Al di là delle vicende
dirette del Castello, il centro storico della Città di Milazzo si forma tra il XIV ed il
XV secolo con la graduale espansione verso l'istmo dell'abitato sorto in età medioevale,
che porterà nei due secoli successivi, all'attuale assetto urbanistico ed architettonico
consolidatosi nella seconda metà del Settecento
Dopo il 1860 con
labbattimento delle mura e dei bastioni spagnoli inizia l'ulteriore espansione della
Città contemporanea. che vede l'edificazione di bellissimi palazzi patrizi e ville
Liberty.
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Chiesa S. Maria (Duomo Antico),
Chiesa Madre,
Chiesa S. Giacomo, Chiesa del Carmelo, Chiesa dei Cappuccini,
Chiesa S. Maria Maggiore,
Chiesa Convento S. Francesco,
Chiesa dellAddolorata, Chiesa S. Pepino, Chiesa S. Caterina, Comune,
Chiesa S. Domenico,
Castello.
Museo storico artistico: Fondazione Lucifero. |
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ITINERARI CONSIGLIATI
Visita della Cittadella
fortificata:
Quartiere degli Spagnoli Sec. XVI, Chiesa e convento di S. Francesco di Paola Sec. XV -
XV, Chiesa di S. Rocco Sec. XVI, Chiesa dellimmacolata Sec. XVII, Palazzo del
Viceré Sec. XVI - XVIII, Chiesa di S. Gaetano Sec. XV - XVIII, Chiesa SS. Salvatore o
Badia Sec. XVII - XVIII, Chiesa e Convento Domenicano del Rosario Sec. XVI, Chiesa di S.
Giuseppe Sec. XVI, Chiesa e Convento dei Cappaccini Sec. XVI, Duomo antico Sec. XVII,
Palazzo dei Giocati Sec. XV, Mastio Svevo Sec. XI - XIII, Cinta Aragonese Sec. XV, Cinta
Spagnola Sec. XVI - XVII.
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