COMUNE DI

M
ONTALBANO ELICONA (ME)

 

Centro agricolo (Comune di 67,46 Km2 con 3500 abitanti), 83 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 920 metri s.l.m. sulle pendici settentrionali dei monti Nebrodi.
Località agricola, produce nocciole, uva, olive. Centro di villeggiatura estiva.

 

  Montalbano Elicona    
   

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Notizie storiche Beni monumentali

Il territorio è abitato già nel secondo millennio a.C. come testimoniano ritrovamenti archeologici (punte di selce, utensili in ossidiana, lucerne e recipienti fìttili).
Il Centro odierno nasce, sulla sommità di due colline contigue delimitate dall'ansa del fiume Elicona, a cavallo tra l'epoca Saracena e quella della conquista Normanna.
Il toponimo ha origini controverse. Secondo alcuni deriverebbe dall'arabo Al Blank, ovvero luogo eccellente; secondo altri deriverebbe dal latino Mons Albus, ossia Monte bianco per la neve invernale.
Per qualto riguarda l'appellativo di Elicona esso risalirebbe all'antico Elikon che i Dori giunti nel territorio nel 394 a.C. hanno voluto ravvisare nel Monte Serro Seggio. Questo appellattivo è stato aggiunto al nome di Montalbano solo dopo l'Unità d'Italia.

Il territorio è stato colonizzato in eta antica dalla popolazione Tindaritana dopo la scomparsa di Abacena. Nel secolo X a.C. scrive Tucidite che il  territorio dovette subire una invasione di Siculi e successivamente secondo Diodoro Siculo fu oggetto delle spedizioni dei Tiranni di Siracusa: Dionisio, Agatocle, Gerone.

A partire dal 1177 il borgo fa parte dei feudi della Corona, in epoca sveva ad esempio i documenti specificano l'appartenenza a Costanza d'Aragona, prima moglie di Federico II.  Lo stesso Federico nel 1233 distrugge il paese che gli si è rivoltato, mettendone al bando gli abitanti. riedificato nel 1262, Montalbano diviene contea di Bonifacio d'Anglona, quindi passa in proprietà ai Lancia di Malvagna, ai Romano Colonna di Cesarò, ai Bonanno.

Raccontano le cronache dell'epoca che Federico II d'Aragona, il quale trasforma il prestigioso Castello di epoca sveva nella propria residenza reale, apprezzava in modo particolare le acque oligominerali della sorgente Tirone, per le loro qualità curative.

Fino al 1955 il Centro è stato denominato Montalbano di Elicona.

 

Convento e Chiesa S. Domenico,
Chiesa Madre,
Chiesa S. Caterina di Alessandria,
Chiesa Madre S.Nicola, Chiesa S. Caterina,
Chiesa dello Spirito Santo,
Chiesa di S. Maria della Provvidenza
Castello secolo XIV,
Casa Mastropaolo (MIligi).