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L'abitato
trae il proprio nome da Neso, derivato dal greco nesos che significa isola. In
questa località si sono concentrati i superstiti delle antiche città di Agatirso o
Agatirno (nelle vicinanze dell'attuale Capo d'Orlando) e Naxida, città fondata dagli
abitanti di Naxos presso Giardini. Neso cambia con il tempo il suo nome in Nasa e quindi
in Naso.
Documenti medievali citano il borgo nel 1094, quando Il Conte Ruggero cede
parte del territorio all'Abate del Monastero benedettino di S. Bartolomeo di Lipari e a
quello di Patti. Primo feudatario proprietario dell'altra metà del feudo è Goffredo di
Naso, menzionato in un diploma del 1112.
Nel 1220 diviene Signore di
Naso Blasco Alagona, alla cui famiglia rimane il feudo fino al 1401. Seguono altri
feudatari come i Raimondo di Xamara e i Centelles. Ne entrano in possesso gli Aragona e in
seguito i Ventimiglia, nominati nel 1575 Conti e di conseguenza la Terra di Naso
acquisisce il titolo di Contea. Nel 1595 Giuseppe Ventimiglia trasferisce la Signoria a
Girolamo Ioppolo.
Il 25 agosto del 1613 un forte
terremoto distrugge, fra l'altro, le più importanti costruzioni del paese: il Castello,
il Convento dei frati Minori Osservanti e la Chiesa di S. Pietro dei Latini. A questo
terremoto seguono quelli del 1693, con il crollo della Chiesa di S. Sebastiano, del 1739 e
del 1783, durante il quale rovina definitivamente il Castello e la cinta muraria e del
1823. Oggi l'abitato è minacciato da un fenomeno franoso. |
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Chiesa SS. Salvatore, Chiesa S. Cono,
Chiesa S. Pietro dei Teatini,
Chiesa dei Cappuccini,
Chiesa Madre S. Filippo e Giacomo,
Chiesa S. Maria delle Grazie,
Chiesa del Gesù, Chiesa S. Maria Catena,
Chiesa S. Maria dellAnnunziata,
Chiesa S. Biagio, Chiesa S. Cono,
Chiesa S. Francesco dAssisi,
Chiesa S. Giovanni,
Chiesa di S. Maria del Gesù,
Chiesa Nostro Signore della Consolazione, Chiesa S. Nicola, Chiesa S. Rocco, Chiesa S.
Salvatore, Porte Convento,
Ruderi del Convento dei Minori Osservanti. |