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Centro agricolo (Comune di 30,45 Km2 con 1600 abitanti), 168 Km
a Sud-Ovest del capoluogo, a 300 metri s.l.m. alla destra del fiume di Tusa.
Caretteristici i prodotti caseari, olio di oliva, agrumi, dolci tipici er le feste di
Natale, Pasqua e Carnevale. Lavorazione del legno, del ferro battuto e ricami.
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Pettineo
si è formato nel basso medioevo (secolo XIII) attorno al Casale, villaggio agricolo
non fortificato, chiamato da taluni Fintiade, appartenete al feudo di Manfredi Maletta,
zio di re Manfredi, parente della potente e ricchissima famiglia Lancia.
Con la Guerra del Vespro il
Centro è incluso nel demanio regio, per essere successivamente conceduto da Federico III
ad Alanfranco di S. Basilio di Lentini. Questi trasforma il Casale in abitato fortificato
(Castrum) simbolo di autorità, ma anche difesa per i contadini.
Nel 1332 Pettineo viene ceduto
in permuta a Francesco Ventimiglia conte di Geraci.
In seguito a varie confische ed alienazioni il territorio passa di mano in mano alla
nobiltà baronale: Alagona, Cardona, Anzalone, Ferreri, Gomez de Silvera, Lanza,
Valguarnera, Conti di Prades.
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Chiesa
Madre,
Chiesa S. Oliva,
Chiesa S. Nicolò,
Chiesa S.Sebastiano
Chiesa di Maria SS. dei Poveri.
Convento dei Cappuccini
Castello e ponte di Migaido,
Ruderi del CastelloMedioevale |
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ITINERARI CONSIGLIATI
Da visitare:
La fiumara d'arte di Antonio Lo Presti, con opere ubicate lungo la vallata del fiume
Tusa, fra le quali ricordiamo:
- La materia poteva non esserci di Pietro Consagra;
- Una curva gettata alle spalle del tempo di Paolo Schiavocampo;
- Il labirinto di Arianna di Italo Lanfredini;
- Museo domestico ( Domestic Art) con opere di vari artisti su tela che si svolge
generalmente nel mese di giugno. Artisti di varie nazionalità, dipingono il proprio
tratto di tela che si snoda per le vie del paese. La manifestazione si conclude con
il taglio della tela, originando singole opere, che vengono custodite nelle case dei
privati cittadini, i quali nel corso della manifestazione hanno ospitato gli
artisti a pranzo.
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