|
I due agglomerati
che compongono il paese (Rodì e Milici) distano l'uno dall'altro 4 Km. Il primo
agglomerato che si presenta all'occhio del visitatore è Rodì: il toponimo deriva da Rodi
ed è perciò di origine greca. Anche Milici deriva dal greco e significherebbe macine.
Anticamente Rodì, rispetto al
Centro abitato odierno sorgeva più in basso, ma a causa di frequenti piene del
torrente Patrì e dei conseguenti allagamenti, si è reso necessario lo spostamento
dell'abitato verso monte (XVI-XVII sec.).
Il territorio è stato abitato
fin dalla prima metà dell'età del bronzo. Infatti varie testimonianze
archeologiche provano lesistenza di insediamenti autoctoni. L'abitato
corrisponde all'antica Longane che nel 1951 Bernabò Brea ha localizzato sull'altopiano a
monte di Rodì Milici, detto Monte Grassorella. Altri studiosi di storia locale
sostengono, al contrario, che Longane si troverebbe sopra Barcellona P.G.,sul monte
Sant'Onofrio.
L'isediamento preistorico è rivelato da una serie di tombe a grotticella,
allinterno delle quali sono state rinvenute una punta di lancia in ferro, anfore in
ceramica (di vario formato e decorate con motivi geometrici) scodelle e tazze, fibule con
filo di rame spirali catenelle, perle ed anelli in lamina sottile, un prezioso spillone
cruciforme in bronzo. Sono le testimonianze dirette dellesistenza di insediamenti
collocabili fra letà del Bronzo (XVIII -XV a.C.) e letà del Ferro (IX
VIII a.C.).
Su di un altopiano sono
riscontrabili i resti della città di Longane (databili fra il VI e il V secolo a.C.), per
i ritrovamenti di monete di argento e di un caduceo in bronzo del V secolo a.C.
oggi conservato al British Museum di Londra. La città sorgeva in prossimità del
Longanos, identificabile forse con il torrente Patrì (o di Termini). LAcropoli
sembra fosse ubicata sul Monte Ciappa. In contrada Pirgo si possono osservare i resti
della cinta muraria, a forma di quadrilatero.
Resti di manufatti insediativi
e frammenti fìttili di anfore vinarie ed olearie sono stati rinvenuti in contrada
Praga-Solleria e Scorciacapre. Risalgono al periodo romano, durante il quale queste terre
erano apprezzate per la produzione di vino. Cesare stesso volle festeggiare il suo terzo
consolato con vino di Mamertino di Solaria (Solleria).
Del medioevo ci sono pervenuti
aneddoti come quello di S. Leone divenuto Papa nel 682, che la tradizione vuole sia nato
in contrada Rinazzo (Milici) nella cosidetta "Casa Papaleo".
Il centro antico di Rhodis è
identificato con il centro amministrativo di Solaria, di cui si hanno notizie fin dal
1279.
Documenti del XIII secolo il Centro abitato, che gode di prestigio politico e militare, è
organizzato in Municipio. I resti del Gran Priorato confermano la presenza
dellOrdine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme; anzi secondo alcuni
lo stesso paese è stato fondato da una colonia di Rodii mandati in questo luogo proprio
dai Cavalieri Gerosolimitani. Caratteristica dellOrdine di Malta è lattigua
chiesa di San Giovanni Battista e lo stemma dei cavalieri è scolpito in marmo sul portale
della chiesa di San Rocco.
Del periodo tardo
rinascimentale annoveriamo una serie di manufatti religiosi (databili sec. XVI-XVII), come
la chiesa di San Bartolomeo con una statua di Andrea Calamech, la cappella di San Filippo
di Agira, la chiesa della Modanna dellIdria dal sec. XIX dedicata a Maria SS.
Immacolata.
Linsediamento a monte
dellantico abitato di Rhodis-Solaria si forma in seguito allalluvione del
1582, che seppellisce il centro preesistente, tanto da lasciare visibile la sola cupola
"rosata" della chiesa vecchia. La popolazione si insedia ai piedi del Monte
Limbia e attorno al Castello dei Cavalieri di san Giovanni.
La sua storia come Comune
inizia nel 1947 col distacco da Castroreale,sebbene fosse già stato costituito nel 1923 e
nuovamente soppresso nel periodo 1927-1947. Fino al 1948 il Centro si è chiamato soltanto
Rodì. |
|
Chiesa
S. Maria Immacolata,
Chiesa Madre,
Chiesa del Rosario. |