Anticamente
ha fatto parte dei possedimenti di Giuseppe Sollima, Alessandro Galletti, Giovanni Pietro
II. E fino al 1909, come Malfa, ha fatto parte del Comune di Lipari.
Il Comune di Santa Marina è ubicato nell’isola di Salina, celebrata
dagli antichi autori sotto il nome di Didyma, che vuol dire Gemella (altro
nome con il quale l’isola è stata indicata nel tempo). La denominazione oggi
prevalsa di Salina, deriva dalle ricche saline che si trovano in Località Punta
Lingua, zona salmastra. L’antica denominazione di Gemella o Didyma si riferisce alla
sua conformazione geofisica, poiché distinta in due coni vulcanici, infatti nel suo
territorio è possibile riscontrare crateri vulcanici estinti. A sud.est osserviamo il
Monte Salvatore o Montagna grande (altitudine 962 metri sul livello del mare) con un
cratere detto Fossa dei Filici. L’altro cono vulcanico è a nord-ovest (altitudine
859 metri s.l.m.) chiamato Monte Vergine o Monte Porsi o Montagna Piccola, con un cratere
contornato di scorie angolari.
Cluverio descrive Salina rigogliosa di alberi da frutto e di viti, che
producono uve nere con piccoli o grossi acini (tra cui è famosa la varietà passalina) e
uve passite dolcissime dalle quali si ricava un ottimo vino, noto con il nome di
"Malvasia", un vino appunta Vito amico "adibito alle mense degli
opulenti".
La bontà dei suoi prodotti agricoli dipende direttamente
dall’esposizione e dalla qualità del suolo. L’isola è originata geologicamente
da lave ammonticchiate, prodotte da antichi crateri: la roccia assomiglia al porfido ed
abbonda di aragoniti. Nell’isola si cava anche Allume di Rocca.
In mare si rinvengono varietà corallifere e una gran quantità di
molluschi nudi e conchigliferi, i più grandi dei mari di Sicilia: Syliquariae, Murex,
Cyprea Monodonia, Trochus, Gibula.