COMUNE DI

T
ERME VIGLIATORE (ME)

 

Centro (Comune di 13,45 Km2 con 5400 abitanti), 50 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 24 metri sul mare. Nel suo territorio sono presenti industrie alimentari. Praticato il turismo termale e balneare.

 

  Terme Vigliatore    
   

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Terme Vigliatore/Castroreale Terme

AFFITTACAMERE

Notizie storiche Beni monumentali

L'attuale Centro abitato è sorto nel secolo XIX da due nuclei di case coloniche, quelle di Terme e quelle di Vigliatore ricadenti nel Comune di Castroreale. Dopo l'impresa dei Mille diversi terreni sono stati concessi come compenso ad ufficiali garibaldini. Nel 1966 la Regione decreta l'unificazione dei due abitati in un Comune autonomo.

Tuttavia la storia è molto più antica, poiché le sue acque solfuree, in particolare quelle della Fons Veneris, erano note sin dall'età romana. Gli storici riferiscono che l'efficacia di questa "Fonte di Venere" abbia convinto la Regina di Trebisonda, città turca divenuta importane soprattutto in età bizantina, a lasciare le sue terre d'oriente per trasferirsi in questa località, onde godere della salubrità delle acque. Presso la sorgente fece costruire il proprio palazzo, per usarne le acque quotidianamente.

Testimonianze letterarie come quelle di Cesare e di Plinio il Vecchio, documentano la conoscenza della Sorgente. Cesare (101 - 44 a.C.) nel De Bello Gallico parla di un incontro nelle vicinanze della Fonte tra uno dei comandanti di Cesare Ottaviano ed il genero di Cesare. Plinio (24 a.C. - 79 d.C.) descrive la Fonte di venere nella sua Naturalis Historia.

Testimonianza di grande importanza archeologica è la Villa delle Terme in Località S. Biagio, edificata nel 1° secolo d.C., che permetteva l'utilizzo privato delle acque della Fons Veneris in Planum Mylarum .

Villa romana.
 

ITINERARI CONSIGLIATI

Questa Villa, dalla planimetria quasi quadrata, prende l'impianto dal peristilio formato da otto colonne in laterizio ricoperte da stucco colorato che circondavano il Viridarium , ossia il giardino ornato di vasche di cui restano i bacini.

Al centro del lato verso monte si trova il Tablinum (la sala di ricevimento) ornato di un mosaico pavimentale marmoreo in opus sectile a formelle esagonali , separate da sottili fasce musive. Il mosaico geometrico è in bianco e nero.

Ad un livello più elevato si trovano gli impianti termali. Nel Frigidarium, dove si trovano vasche rivestite di marmo, possiamo ammirare l'unico esempio in tutta la Villa di pavimento musivo con raffigurazioni: probabilmente la scena rappresenta la pesca del pescespada, con una grande barca di pescatori al centro, circondata da grandi pesci.

Il Tepidarium e il Calidarium erano riscaldati con il sistema degli ipocausti, intercapedini ricavate sotto il pavimento e dietro le pareti, attrezzate con laterizi tubolari, per la circolazione del vapore.

Nel locale del piccolo Antiquarium sono esposti i reperti dei vari ambienti: sculture, stucchi, frammenti di affreschi, che possono dare una idea della sontuosa realtà della Villa romana.