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Stemma del Comune di Ucria
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da Wikimedia Commons |
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Centro agricolo (Comune di 26,19 Km2 con 1800 abitanti), 16 Km a Sud-Ovest
del capoluogo, a 710 metri s.l.m. sul versante nord-orientale dei monti Nebrodi, ricchi di
pascoli e boschi, soprattutto noccioleti e castagneti. Sorge sul declivio di un colle
vicino a Raccuia con un economia in prevalenza agricolo-pastorale. E inserito fra i
centri nel Parco dei Nebrodi.
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Ucria |
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Notizie storiche |
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Beni monumentali |
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Le
prime notizie risalgono alla dominazione Normanna. Si dice infatti di avere posseduto
Ucrìa Abbone Barresi , poi il feudo passa a Federico Campisano e successivamente a
Guglielmo Perollo e a Guglielmo dellIsola. Insieme alla Terra di Sperlinga, sotto re
Martino, ottiene il borgo, e i territorio di pertinenza, Giovanni Ventimiglia, al quale
morendo succede Agata Peralta, che a sua volta lo dona a Gabriele Abate, con
lassenso di re Alfonso.
Nel 1595, per dote, giunge ad appartenere a Pietro Marchetti e nella metà
del secolo XVII a Francesco Pagano Marchetti, il quale ottiene nel 1672 il titolo di
principe di Ucrìa. Suo figlio Antonio Filiberto, denera Flavia che va in moglie a
Vincenzo Digiovanni, duca di Saponara, dalla cui unione nasce Vittoria, moglie di Domenico
Alliata, principe di Villafranca. Ucrìa rimane possedimento dei principi Alliata fino
allabolizione del feudalesimo nel 1812.
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Chiesa Madonna della Scala,
Chiesa madonna del Rosario,
Chiesa Madre.
Museo Etnostorico dei Nebrodi. |
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DA RICORDARE
Tra i suoi figli
illustri il Centro annovera padre Bernardino di Ucrìa, nato nellanno 1739 con il
nome di Michelangelo Aurifici. Con lui la botanica siciliana a fatto grandi progressi. Nel
1789 ha pubblicato il testo Hortus Regius Panormitanus nel quale ordina le piante
del famoso Orto Botanico secondo il sistema concepito da Linneo. Il famoso botanico
Willdenow, in suo onore, denominò Ucriane alcune specie di piante. Padre
Bernardino è morto a 57 anni nel 1796. |
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