|
|
|
COMUNE DI
TERMINI IMERESE (PA) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Processione in onore del Beato
Agostino Novello a Termini Imerese
|
|
|
|
|
|
Don Francesco Anfuso, Arciprete
di Termini Imerese
- 16 Marzo 2009
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
da Wikimedia Commons |
|
|
|
|
|
|
|
|
Centro (comune di 77,58 Km2 con 26000 abitanti), 39 Km a
Sud-Est del capoluogo, a 77 m al centro del golfo omonimo, presso la foce del San
Leonardo. Industrie tessili, alimentari e metalmeccaniche, dei materiali da costruzione e
della raffinazione dello zolfo. Cantieri navali Stazione balneare e termale. Resti di età
preistorica di un anfiteatro romano.
|
|
Termini Imerese |
|
|
|
|
|
HOTELS
AFFITTACAMERE |
|
Notizie storiche |
|
Beni monumentali |
|
Sin dalletà della pietra alcuni abitanti dellisola
stabilirono la loro dimora presso le sorgenti termali attorno alle quali più tardi sorse
Termini: essi hanno lasciato molti utensili di pietra nelle tombe che oggi ritroviamo
scavate nella roccia presso il Belvedere. Molti secoli dopo lo storico Tucidite osservava
che lungo la costa settentrionale della Sicilia era una sola città greca libera cioè
Imera, perché Mylae dipendeva da zancle (messina): la città dImera, sorta nel 648
a.C. crebbe tanto in potenza che diventò il centro della lotta tra i Greci e i Fenici di
Cartagine nell'isola; gli Imeresi si recavano a prendere i bagni appunto alle vicine
sorgenti termali attorno alle quali sorse un borgo. Così ebbe origine Termini che per
distinguersi da altre sorgenti fu detto Imerese perchè prossimo ad Imera. Dopo la
distruzione di Selinunte, nel 408 a.C. il cartaginese Annibale, figlio di Giscone, che era
a capo della spedizione, rivolse le armi contro Imera, e presala d'assalto, uccise gran
parte degli abitanti e distrusse la città. Più tardi Cicerone nella sua seconda orazione
contro Verre rammentava che "dopo la distruzione di Imera gli abitanti sopravvissuti
alle calamità della guerra si stabilirono a Thermae entro i confini del loro territorio e
non lungi dalla loro antica città". La piccola città di Thernaae rimase soggetta ai
Cartaginesi, finché durante le guerre puniche nel 20 a.C. l'ebbero tolta dai Romani, ed
allora prese il nome di "Respublica Thermitanorum". Cicerone racconta nella
predetta orazione contro Verre che il governo Romano volendo premiare i Termitani per loro
fedeltà concesse agli stessi il libero esercizio delle loro leggi. Al tempo
dell'imperatore Augusto fu mandata in Thermae una colonia romana, della quale si trova
menzione nelle iscrizioni. Il nome di questa città si trova nella Geografia di Tolomeo e
negli Itinerari Romani. Decaduto l'impero Romano e venuti i Vandali in Sicilia e quindi i
Goti, molte città dell'isola furono danneggiate, e tra le altre anche Termini. Più tardi
fu ricostruita dai Saraceni e dai Normanni: questi innalzarono Termini allo di città
regia. Nel 1337 fu messa a ferro e fuoco dai soldati francesi dell'Angiò; poi il re
Pietro II d'Aragona ebbe cura di farla restaurare. Il re Alfonso ne investì Antonio
Ventimiglia conte di Golisano; ma non molto dopo Termini si liberò dalla servitù feudale
e ritornò come prima città regia. Una colonia di Ebrei esisteva in Termini sino alla
fine del secolo XV; ad essa apparteneva un sepolcreto nella località detta piano di
Sant'Antonino accanto l'antico sepolcreto romano. Nonostante che si reggesse liberamente
come città regia, Termini soffrì molto sotto il giogo degli Spagnoli e dei Borboni. Nel
1820 si sollevò contro questi ultimi; nel 1848 ritornò a levarsi in armi, ma invano; nel
1860, benché disarmata e bombardata, essa fu sede di un comitato rivoluzionario. Uomini
illustri: In Imera ebbero i natali: il poeta Stesicoro e il celebre Agatocle che da
figulino seppe diventare tiranno di Siracusa e impadronirsi di tutta la Sicilia. In
Termini sono nati: Francesco Solito, storico (n. 1613-1673), Paolo Balsamo, valente
economista (n. 1764-1816), Nicolò Palmeri, storico ed economista (n. 1778-1837), il sac.
Baldassare Romano, filosofo e numismatico (n. 1794-1857), e il fratello sac. Giuseppe,
filosofo (n. 1810-1878), il sac. Gregorio Ugdulena, dotto orientalista (n.1815-1872),
Rosina Muzio-Salvo, poetessa (1815-1866).
|
|
Duomo, Chiesa S. Calogero, Chiesa S.
Bartolomeo, Chiesa S. Anna, Chiesa S. Antonio, Chiesa S. Antonello alla Verdura, Chiesa S.
Annunziata, Chiesa S. Francesco, Chiesa SS. Cosma e damiano, Chiesa S. Chiara, Chiesa S.
Caterina, Chiesa del Carmine, Chiesa S. Carlo, Chiesa dei Cappucini, Chiesa S. Marco,
Chiesa S. Antonio, Chiesa S. Maria della Convocazione, Chiesa di S. Lucia, Chiesa
dellItria, Chiesa di S. Giuseppe, Chiesa S. Giacomo, Chiesa della Gancia, Chiesa S.
Francesco Di Paola, Chiesa S. Pietro, Chiesa S. Orsola, Chiesa Del Monte, Chiesa S. Maria
della Misericordia, Chiesa S. Maria di Gesù, Museo Civico. |
|
|