COMUNE DI

COMISO (RG)

 

 
 
     
 

Mosaico romano a Comiso

 
     
 

Sal73x - Marzo 2009

 
     
     
     
   
     
  da Wikimedia Commons  
     


Centro agricolo (Comune di 64'93 Km2 con 28906 abitanti), 17 Km a Nord-Ovest del capoluogo, a 209 metri s.l.m. alla sinistra del fiume Ippari. Pittoresca città in posizione semicollinare, di aspetto prevalentemente settecentesco.


Il fertile territorio di Comiso favorisce lo sviluppo economico della cittadina, soprattutto oggi con la produzione ortofrutticola impiantata con mezzi tecnici moderni nella zona costiera: olive, mandorle, cereali, vini sono infatti i prodotti migliori dell'agricoltura locale. Non mancano attività industriali (alimentari, meccaniche e del legno).

Presenti nel territorio cave di calcare da costruzione, pertanto da antica data è praticato l'artigianato legato alla lavorazione della cosiddetta pietra di Comiso, una roccia di calcare miocenico a grana compatta e dall'intensa tonalità paglierina. L'esistenza abbondante di questo marmo ha favorito il fiorire dei lavori scultorei di artigiani e maestri scalpellini.

 

    Comiso    
     

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Notizie storiche Beni monumentali

Le origini di Comiso risalgono all'età siculo-greca. Documentata da ritrovamenti archeologici è l'ipotesi, comunemente accettata, secondo cui l'antica città, denominata Yhomisus Kasmenarum sia stata fondata ai tempi della XXXII Olimpiade dagli abitanti di Casmene, colonia siracusana, distrutta nel 212 a.C. dal console romano Marcello, per punire, oltre a Siracusa, le città a questa unite contro Roma. Casmene era posta non molto distante da Camerina, altra colonia degli stessi Siracusani.

Fazello, non concorda con Cluverio e Arezzo sulla ubicazione dell'antica Casmene, edificata dalla potente Siracusa insieme alle altre città di Acre, Camerina, ed Enna, cosicchè altri studiosi sono propensi a collocarla nel territorio di Scicli.

Per Cluverio Comiso è <paese di nome saracenico, insigne pel fonte di Diana appo gli antichi celebrato>.

Il centro originario di Comiso è sorto infatti attorno alla fonte Diana, posta in posizione centrale rispetto all'attuale impianto urbano, ovvero nel punto in cui, nacquero le strutture delle Terme romane del secondo secolo d.C.

Primo Signore di Comiso è stato Berlinghieri di Lubera, verso la fine del secolo XIII. Da costui il feudo venne acquistato da Giovanni di Chiaramonte, il quale inimicatosi il re fu spogliato dei suoi beni, cosicché il feudo di Comiso fu trasferita alla famiglia di Pietro Regio e ai suoi successori. Nel 1408 la proprietà di Comiso passò a Berardo di Capera, cui successe Giovan Bernardo che nel 1453 vendette "la terra e la fortezza" a Periconio Naselli, Signore di Mastra. Per successione il feudo passò, fra gli altri, a Gaspare Naselli figlio di Baldassarre (il cui sarcofago è posto in San Francesco), che per ragioni di famiglia si trovò a contrarre nozze con Beatrice Aragona a soli 12 anni. Nominato nel 1571 da Re Filippo II conte di Comiso, ebbe la facoltà di edificare un villaggetto nel feudo di Diesi, cui dette il nome di Aragona in onore della moglie. Alla morte del conte i beni passano al figlio Gaspare di soli due anni. Sua madre Beatrice sposò in seconde nozze Giacomo Saccano, Signore di Casalnuovo e di S. Pietro, dai quali nacque Antonia che fu data in moglie al fratellastro Baldassarre. Dalla coppia venne al mondo Luigi, primo principe di Aragona. Uno dei suoi successori, anch'egli di nome Luigi, rifulse, fra l'altro, come Presidente del supremo Tribunale di Sicilia; morì a Parigi nel 1753 e le spoglie sono conservate nella Chiesa Maggiore di Comiso.

 

Chiesa della Annunciata,
Chiesa Di S. Biagio, Chiesa di S. Maria delle Grazie (Cappuccini),
Chiesa di S. Giuseppe,
Chiesa di S. Maria delle Stelle,
Chiesa di S. Francesco dell’Immacolata,
Chiesa di S. Leonardo, Palazzo Occhipinti, Chiesa di S. Maria delle Catena,
Chiesa Monserrato.

ITINERARI CONSIGLIATI

Dell'età medievale permangono testimonianze dello stile catalano, con rifacimenti rinascimentali e settecenteschi.

Molti sono i significativi edifici di Comiso ricordiamo.

Nella zona nord del Centro abitato si trova il Castello feudale dei Naselli d’Aragona imponente costruzione costituita da una serie di elementi funzionali e decorativi di diversa epoca, fra i quali spiccano un torrione del trecento, una loggia cinquecentesca e una porta di ferro dei ‘400.

La Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria delle Stelle, caratterizzata da uno slanciato prospetto principale e all'interno da un soffitto ligneo ornato da affreschi del XVII.

La Chiesa dell'Annunziata, che si presenta con una monumentale scalinata ed è suddivisa all'interno in tre navate a botte ornate di pregevoli stucchi.

La chiesa dei Cappuccini. nella zona sud della cittadina, nella quale troviamo un prezioso ciborio ligneo con intarsi in tartaruga e fregi di cuoio. Alla Chiesa era annesso un cimitero, nel quale si conservano alcune mummie di religiosi e di nobili locali.

In stile gotico-catalano è la chiesa di San Francesco, edificata nel XIV secolo, con annesso è un elegante chiostro quattrocentesco. Al suo interno possiamo ammirare un sarcofago di marmo con una statua di scuola gaginiana elegantemente distesa nella parte superiore del monumento dedicato al conte di Comiso Gaspare Naselli.

Nei dintorni del Centro verso Vittoria si possono raggiungere le rovine di Camarina e la Cava Porcara con catacombe cristiane.