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Il Castello di Modica
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Attilios
- 3 Novembre 2006
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da Wikimedia Commons |
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Cittadina (Comune di 290,76 Km2 con 50000 abitanti), 15 Km a
Sud-Est del capoluogo, a 296 metri s.l.m. posta sulle pendici meridionali dei monti Iblei,
su alcuni costoni rocciosi che, come speroni, si incuneano a forma di ipsilon lungo i
torrenti Ianni Màuro e Pozzo dei Pruni.
La storia di questo grande centro agricolo e commerciale si è incentrata
nei secoli attorno alla sua attività economica, fiorente ancora oggi. Si considerino
l'agricoltura di tutto il Modicano (cereali, legumi, uve, olive, ortaggi), le attività
zootecniche e le relative industrie di trasformazione dei prodotti primari. Questa
attività ha lasciato dei segni anche nella tipica architettura rurale delle innumerevoli
masserie e nel reticolo variegato dei celebri muri a secco che suddividono ordinatamente i
campi.
Marina di Modica rappresenta una località balneare in notevole espansione
turistica.
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Modica |
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HOTELS |
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Notizie storiche |
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Beni monumentali |
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Il
territorio di Modica è stato abitato sin dall'età del bronzo. Secondo gli storici Modica
sorge su medesimo luogo dell'antica Mòtyka dei Siculi. Fu abitata dai Greci
e quindi fu sottoposta ai Romani, sotto i quali divenne fiorente. Fu città decumana e in
età imperiale città stipendiaria. E' ricordata da Cicerone fra le città siciliane
vittime delle vessazioni di Verre.
Occupata dagli arabi nell'844-45, che la ribattezzarono Mohac, fu
una delle città più prosperose del medioevo siciliano. Suo primo signore fu Gualtieri,
normanno, e da lui la città, eretta in Contea, passò ai suoi discendenti.
Modica raggiunse il suo maggiore splendore nel lungo periodo a cavallo tra
Medioevo ed età moderna, estendendo la sua sovranità su molti dei Centri abitati vicini,
e divenendo uno dei feudi più potenti della Sicilia.
Sotto degli Aragonesi, la contea di Modica passò per un secolo circa ai
Chiaramonte e poi ai Cabrera. La ricchezza della contea e la potenza dei suoi Signori
furono tali che Modica poté competere con l'autorità reale e finì per costituire quasi
un regno dentro il regno.
Rovinata dalle frequenti alluvioni verificatisi nel corso dell'Ottocento,
venne in gran parte ricostruita dopo il nubifragio del 1902.
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Chiesa dei Cappuccini, Chiesa del Carmine, Chiesa di S. Domenico, Chiesa
di S. Francesco DAssisi,
Chiesa di S. Francesco Saverio,
Chiesa di S. Maria di Betlemme,
Chiesa di S. Maria della Catena,
Chiesa di S. Maria di Gesù,
Chiesa di S. Maria delle Grazie,
Chiesa di S. Giorgio, Chiesa di S. Giovanni Evangelista,
Chiesa di S. Giuseppe, Chiesa di S. Margherita, Chiesa di S. Teresa, Chiesa del Salvatore,
Chiesa di S. Lucia, Chiesa di S: Pietro, Chiesa di S. Paolo, Cappella della Vera Croce o
Calvario,
Chiesa di S. Michele Arcangelo,
Chiesa di S. Maria della Scala,
Chiesa di Santa Maria del Portosalvo,
Chiesa di S. Anna già S. Calogero,
Chiesa del SS. Sacramento,
Chiesa di S. Maria Odigitria o Romitorio, Chiesa di Maria SS. Annunziata,
Chiesa S. Andrea,
Chiesa di S. Teodoro, Chiesa di S. Antonio da Padova,
Chiesa di S. Ciro o del S. Cuore,
Chiesa di S. Martino, Chiesa di SS. Nicolò ed Erasmo o di S. Caterina da Siena,
Chiesa di S. Maria dellAddolorata o della Pietà. |
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ITINERARI CONSIGLIATI
Se si esclude la più recente espansione la Città Modica è oggi composta
di due nuclei, Modica Alta e Modica Bassa.
Possiede interessanti monumenti come il Castello dei Chiaromonte
Importante esempio barocco è la Chiesa di S. Giorgio, in scenografica
posizione, grazie non solo alla ubicazione del sito, ma anche una imponente scalinata di
250 gradini che accentua l'effetto scenografico della bellissima facciata. La Chiesa è
opera di Rosario Gagliardi, che la riprogettò dopo la distruzione del terremoto del 1693.
Prezioso l'interno con i suoi stucchi, statue e pitture di valore. Tracciata sul pavimento
vi è una meridiana solare. Conserva anche un inestimabile tesoro sacro, del quale fa
parte l'arca santa d'argento contenente alcune reliquie di S. Giorgio.
Altra monumentale Chiesa é quella di S. Pietro, in stile rinascimentale,
anchessa arricchita da un'ampia scalinata. Al suo interno si ammira la Madonna di
Trapani di scuola gaginiana e una reliquia di S. Pietro, patrono della città.
Da visitare ancora, la Chiesa del Gesù (con chiostro del secolo XV), le
Chiese del Carmine, di S. Giovanni, del Rosario ed inoltre la Chiesa di Santa Maria di
Betlemme, (con portale interno del secolo XIII), nella quale si conserva un pregiato
presepe di fattura calatina, realizzato nel 1882 dalla bottega dei Bongiovanni Vaccaro e
Azzolina, per le statuette. Su impostazione scenografica di padre Benedetto Papale.
Importante recupero della cultura etnoantropologica di Modica lo si deve
alla presenza viva del Museo Ibleo delle arti e tradizioni popolari, che conserva oggetti
contadini disposti in accurate ricostruzioni.
Nei dintorni vale raggiungere la Cava dIspica, con abitazioni in
grotte e antica necropoli. |
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