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COMUNE DI
RAGUSA
Capoluogo di Provincia |
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La Cattedrale di Ragusa nuova
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Urban
- Agosto 2005
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da Wikimedia Commons |
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Città (Comune di 442,46 km2 con 67535 abitanti) della Sicilia
sud-orientale, capoluogo dell'omonima provincia, situata a 502 metri s.l.m. alle falde
meridionali dei monti lblei. Il Centro è composto da due nuclei urbani separati da un
vallone: quello più antico, che prende il nome di Ragusa Ibla, è distinto dai quartieri
di Ragusa Superiore, successivi al terremoto del 1693.
Sebbene la sua economia è stata legata per secoli alle attività
agricole, nel corso degli anni Cinquanta, dopo la scoperta di giacimenti petroliferi (che
hanno prodotto uno slancio demografico ed occupazionale) Ragusa è stata irretita dalla
speranza di uno sviluppo industriale connesso alla nuova attività estrattiva del
petrolio, che veniva ad affiancarsi a quella già esistente delle miniere di asfalto.
Pertanto Ragusa è oggi un attivo mercato agricolo (con attività moderne
nella serricoltura) e zootecnico (con l'allevamento dei bovini e la conseguente la
produzione casearia, principalmente quella del celebre caciocavallo ragusano). Nel
contempo conta svariate industrie, anche in altri settori altre all'alimentare, come
quello dellestrazione dellasfalto, della raffinazione del petrolio, dei
tessili, dei mobili e dei materiali de costruzione.
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Ragusa |
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HOTELS
Ragusa/Marina di Ragusa |
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Notizie storiche |
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Beni monumentali |
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La
zona è stata abitata fin delletà preistorica e, dove sorge ora la città vecchia,
ossia Ragusa lbla, pare vi fosse ubicata una colonia dei Siculi, testimoniata dalle tombe
della valle del Gonfalone e dai reperti funerari conservati nel locale Museo Archeologico.
Ibla fu occupata dai Greci, i quali la chiamarono Hybla Heraia, per
distinguerla dalle altre omonime città della Sicilia sudorientale. Di età greca
rimangono varie necropoli, a monte Rito e nelle contrade Balatelle, Cortolillo, Cucinello,
Tabuna.
Venne in seguito occupata dai Romani, che ne modificarono il termine
Heraia in Hereum prima ed Hereusium dopo, e da questo, in età bizantina, si pervenne a
Reusia, da cui derivarono l'arabo Ragus (nell856) per giungere in periodo normanno
alla forma a Ragusia vicina all'attuale denominazione di Ragusa.
Prima i Bizantini e poi gli Arabi ne allargarono il perimetro abitativo.
Divenuto un importante Centro normanno, fu dato in feudo nel secolo XI da Ruggero I al
figlio naturale Goffredo d'Altavilla.
Fu in età normanna che la città conobbe un rilevante sviluppo, tanto che
divenne contea insieme a Modica.
Dopo le difficoltà del periodo Svevo, che vide la soppressione della
contea, questa fu ripristinata sotto gli Aragonesi, pervenendo fra i possedimenti della
potente famiglia dei Chiaramonte.
Con i successori di questi ultimi, i Cabrera, la sede della contea, verso
la metà del XV secolo, passò a Modica.
Lo sviluppo delle città fu intenso nei secoli successivi, ma purtroppo il
grave terremoto del l693 ha lasciato pochi e lacunosi resti delle più antiche
costruzioni. Distrutta dal sisma nella quasi totalità, Ragusa venne pressoché
interamente ricostruita in due siti distinti, dando vita nel 1865 persino a due diversi
Comuni, Ragusa e Ibla, che successivamente si unificarono, per poi di nuovo separarsi
amministrativamente e riunirsi in modo definitivo nel 1926, allorché Ragusa divenne anche
capoluogo di provincia.
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Cattedrale di S. Giovanni Battista,
Cattedrale di S. Giorgio,
Chiesa dei Cappuccini,
Chiesa di S. Francesco o Immacolata,
Chiesa di S. Filippo Neri,
Chiesa di S. Giacomo,
Chiesa di S. Giorgio Vecchio,
Chiesa di S. Giuseppe,
Chiesa di S. Maria delle Grazie,
Chiesa di S. Maria dellItria,
Chiesa di S. Maria di Valverde,
Chiesa di S. Agnese,
Chiesa di S. Paolo,
Chiesa della Maddalena,
Chiesa di S. Maria delle Scale,
Convento delle Benedettine,
Chiesa della SS. Annunziata,
Chiesa di S. Maria di Gesù,
Chiesa di S. Tommaso,
Chiesa di S. Lucia, Chiesa SS. Trovato,
Chiesa S. Barbara,
Chiesa Ognisanti,
Chiesa S. Teresa,
Chiesa di S. Domenico,
Chiesa di S. Maria La Nuova,
Chiesa di S. Petronilla,
Chiesa delle Anime del Purgatorio,
Cappella Palazzo Monelli,
Chiesa Via Torrenuova,
Chiesa Via Orfanotrofio,
Chiesa Via Aquila Sveva,
Chiesa Via Giusti 38,
Chiesa Via Ugolino,
Chiesa Discesa del Canale,
Convento dei Cappuccini Vecchi,
Convento di S. Domenico,
Convento Via Torrenuova,
Convento dei Francescani,
Chiesa del Collegio di Maria SS. Addolorata,
Chiesa dellEcce Homo,
Chiesa di S. Francesco ai Cappuccini,
Chiesa di S. Vito,
Chiesa di S. Anna e S. Lucia, Chiesa S. Tommaso,
Chiesa S. Framncesco,
Chiesa S. Marco,
Chiesa S. Giovanni,
Chiesa dellAddolorata,
Chiesa della Madonnadel Carmelo, Chiesa della Madonna del Popolo, Chiesa della Madonna,
Chiesa di S. Giuseppe,
Chiesa di S. Benedetto,
Chiesa di S. Chiara,
Chiesa Madre,
Chiesa di S. Michele,
Chiesa di S. Leone,
Chiesa di S. Rita e S. Agostino,
Chiesa di S. Pietro,
Chiesa di S. Biagio,
Chiesa di S. Francesco di Paola,
Chiesaetta del Santo Padre,
Chiesa di S. Sebastiano,
Chiesa di S. Leonardo,
Chiesa di S. Bartolomeo,
Chiesa di S. Vito,
Collegio di Maria,
Convento dei Cappuccini,
Convento delle Suore del S. Cuore,
Convento dei PP. Cappuccini.
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ITINERARI CONSIGLIATI
La Città di Ragusa è situata ad un'altezza che varia dai 500 metri del
nucleo originario, Ibla, ai 600 metri della parte nuova, edificata tra il Sette-Ottocento
nella zona denominata Patro.
Labitato in generale ha impronta tipicamente barocca, pur non
mancando esempi di edifici medievali. Suggestivo l'ambiente di lbIa con le sue strette
strade, slarghi e piazzette, rimaste praticamente intatte rispetto a sconvolgimenti
moderni che ormai siamo abituati ad osservare ovunque.
Ragusa Ibla.
Importante la Basilica di San Giorgio progettata nel 1739 da Rosario
Gagliardi, tra le più splendide costruzioni del Settecento siciliano, domina
dallalto di una lunghissima scalinata l'antistante piazza del Duomo, ornata di
palme. La costruzione è arricchita, fra l'altro, da un'imponente e artistica cancellata
in ferro battuto, che delimita la scalinata.
Fra le altre Chiese di Ibla, merita di essere citata quella dei
Cappuccini, che sorge all'estremità della villa che dà sulla valle dell'Irminio. La
Chiesa possiede una straordinaria copertura a capriate e conserva uno dei capolavori
pittorici di tutto il Ragusano: un trittico di Pietro Novelli raffigurante la Madonna
Assunta fra angeli e santi. Ai lati vi sono le immagini delle martiri siciliane Agata e
Lucia.
Sempre a Ibla si conserva il portale gotico-catalano dell'antica Chiesa di
San Giorgio, distrutta dal terremoto del 1693. Nella lunetta è raffigurato San Giorgio
nell'atto di uccidere il drago. Molto interessanti le figurine umane che arricchiscono il
manufatto, fra le quali quella del mielaio, tipico esempio di un mestiere della cultura
materiale locale, legata al mondo agricolo dell'area iblea.
Non mancano i palazzi signorili di notevole pregio artistico: Palazzo
Cosentini, ornato da balconi con mensoloni apotropaici di carattere zoomorfo; Palazzo La
Rocca, dotato di artistici balconi barocchi; Palazzo Di Quattro; Palazzo Arezzi con un
celebre arco; Palazzo della Cancelleria. Fra tutti primeggia Palazzo Donnafugata,
compositivamente realizzato con un misto di stili eclettici, dal gotico veneziano della
loggia al tardo rinascimentale dei torrioni. E' stato costruito nella seconda metà
dell'Ottocento per volontà del barone Corrado Arezzo, ampliando un preesistente edificio.
E' circondato da un parco lussureggiante, con episodi architettonici frammisti alla ricca
vegetazione. All'interno conserva i ricchi arredi originali. E' dotato di una preziosa
pinacoteca, che custodisce opere di grandi artisti, fra le quali una Madonna con Bambino
attribuita ad Antonello da Messina.
Ragusa superiore
Anche nella zona nuova di Ragusa si trovano monumenti artistici di
notevole bellezza, primo fra tutti la Cattedrale, dedicata a San Giovanni Battista,
edificata tra il 1706 e il 1760, che poggia su unampia terrazza sostenuta da un
loggiato. Con un impianto a tre navate, è dotata di un alto campanile e arricchita da un
sagrato pensile balaustrato. All'interno possiamo ammirare, fra le pregevoli opere d'arte,
una tela di Sebastiano Conca raffigurante San Filippo Neri.
Interessanti la Chiesa dell'Addolorata e quella dell'Ecce Homo (1808),.
Degni di nota sono anche i Palazzi Lupis e Bertini.
Tra gli edifici pubblici, notevoli sono il Palazzo Municipale (1880) con
interessanti affreschi; il palazzo della Prefettura, nelle cui sale si possono ammirare
dipinti di Duilio Cambellotti, eseguiti a tempera nei primi anni Trenta. Ricca è la
Biblioteca Comunale. Degno di attenzione il Museo Archeologico, nel quale sono conservati
i reperti degli scavi, effettuati a partire dal 1955 nella zona degli lblei e nelle
vicinanze della Città: sculture e manufatti artigianali a testimonianza di una cultura
materiale di notevole pregio documentario. |
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