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Chiesa di San Bartolomeo a Scicli
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Gmelfi
- 6 Giugno 2005
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da Wikimedia Commons |
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Centro (Comune di 137,54 Km2 con 24500 abitanti), 26 Km a Sud del
capoluogo, a 106 metri s.l.m. sulle pendici meridionali dei monti Iblei.
Il Centro ha economia agricolo-commerciale con industrie alimentari,
meccaniche e del legno. Con un piccolo porto naturale Scicli è anche rinomata
turisticamente come località balneare.
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Scicli |
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HOTELS |
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Notizie storiche |
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Beni monumentali |
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L'Arezzo
la denomina Sicola, Cluverio afferma <essere stata Casmena, dove ora si
osserva la nobile città, detta volgarmente Sicali> In effetti il Centro risale ai
Siculi, dai quali quasi certamente ha preso il nome, in quanto Scicli sarebbe una
contrazione di Siculi. Nei testi e nei documenti la troviamo denominata in svariate
maniere: Siclis, Scicla, Sciclum, Scicilium, Xiclium, Xiclis, Siclum.
Conserva testimonianze archeologiche dell'età greca, di quella romana e
delle successive.
Del periodo medievale si tramanda il ricordo leggendario dello scontro fra
Normanni e Saraceni, avvenuto nella zona di Milici nel 1091. Sotto gli Aragonesi Scicli
fece parte della contea di Modica.
L'impianto urbano di Scicli risale, in massima parte, al Settecento,
quando la città fu ricostruita in seguito al terremoto del 1693.
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Chiesa Madre S. Ignazio, Santuario S. Maria della Croce, Chiesa di S.
Maria delle Grazie,
Chiesa di S. Maria La Nova,
Chiesa S. Bartolomeo,
Chiesa dellImmacolata Concezione,
Chiesa S. Maria Maddalena,
Chiesa S. Giuseppe,
Chiesa S. Maria della Catena,
Chiesa S. Michele,
Chiesa S. Pietro,
Convento dei Padri Carmelitani,
Chiesa S. Teresa,
Chiesa di S. Matteo e S. Ignazio,
Chiesa S. Vito,
Chiesa S. Maria La Nova,
Chiesa S. Lucia,
Chiesa S. Guglielmo,
Chiesa SS. Rosario,
Chiesa S. Maria della Consolazione,
Chiesa del Carmine S. Maria della Scala,
Chiesa S. Maria Valverde,
Chiesa S. Giovanni Evangelista,
Chiesa S. Maria del Gesù,
Chiesa dei Cappuccini. |
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ITINERARI CONSIGLIATI
Può essere considerata una scittà letteraria, non a caso Scicli è stata
la città del cuore dello scrittore Elio Vittorini.
Ricca di storia, di arte e di tradizioni, la città si presenta dominata
dalla imponente chiesa di San Matteo e dai resti del Castello estendendosi nella pianura
sottostante.
Il centro storico è caratterizzato da magnifici edifici religiosi come la
Matrice nuova, dedicata a Sant'lgnazio. nella quale si conservano. fra le altre opere
d'arte, la statua a cavallo della Madonna delle Milizie e l'arca di S. Guglielmo di
Scicli.
Importante è la Chiesa di San Bartolomeo, risalente al Quattrocento, è
l'unica che abbia resistito al sisma del 1693; successivamente rimaneggiata , al suo
interno conserva un prezioso presepe in legno, che risale al Cinquecento ed è tra i più
antichi della Sicilia.
Da ricordare anche le chiese di S. Giovanni, di Santa Teresa, la Chiesa
del Carmine. di Santa Maria La Nova (con sculture del Gagini), (con sculture del Gagini),
della Consolazione e del Rosario, di Santa Teresa e San Michele. Un cenno particolare va
fatto alla chiesa della Croce, nel cui oratorio si trovano pregevoli affreschi
quattrocenteschi. tra i quali alcuni sono degli ex voto che illustrano miracoli di Santa
Maria della Croce e riportano didascalie in siciliano antico, costituendo pertanto un
prezioso documento linguistico.
Anche l'architettura civile è ricca di monumenti artistici di epoca
barocca, fra i quali vanno segnalati almeno il palazzo Beneventano, il palazzo Fava e il
palazzo Spadaro. Da vedere i ruderi delle antiche fortificazioni sul colle di San Matteo.
Tra le manifestazioni più seguite, ogni anno, quindici giorni prima di
Pasqua, si svolge la festa folcloristica della Madonna delle Milizi, rievocazione della
battaglia tra Ruggero il Normanno e i Saraceni.
Nei d'intorni escursioni a Cava DAliga, Sampieri e Donnalucata. |
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