Itinerari del gusto
Note per intraprendere un viaggio
nella cucina di Sicilia |
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Alcara li Fusi,
nella foresta dei Nebrodi |
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Testo di Laura Gentile |
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Ponte in pietra sulla fiumara
Rosmarino nei pressi dell'abitato di alcara
li Fusi (ME)
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Salvatore
Gioitta - Agosto
2008 |
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da Wikimedia Commons
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La provincia di Messina comprende numerose località
facenti parte della foresta dei Nebrodi, “isola nell’isola” come veniva
definita dagli Arabi. Il parco naturalistico sorprende per i ricchi boschi,
i pascoli d’alta quota, i laghi, i torrenti; un susseguirsi ecosistemi
diversi, che si snodano dalla costa alla montagna. E’ un ambiente ancora
integro , nel quale l’uomo ha basato la propria sussistenza nei prodotti che
gli forniva la terra; un uomo presente in questi luoghi sin dal neolitico,
come attesta la “grotta del lauro” presso Alcara Li Fusi, paese che si
ricorda per l’antichissima festa del “Muzzuni”, per l’artigianato, per le
numerose testimonianze della civiltà contadina, sparse nel territorio, come
quelle del villaggio pastorale di Stidda. Fontane, mulini idraulici,
lavatoi, raccontano di una zona anticamente ricca d’acqua e quindi
fortemente produttiva. La cucina locale riflette le forme del paesaggio,
dolce o forte, aspra come lo sono le rocche del Crasto, imponente massiccio
dolomitico, di notevole valenza naturalistica nei pressi di Alcara Li Fusi.
Il piatto tipico è costituito da maccheroni fatti in
casa, conditi con il sugo di melanzane fritte e ricotta, infornati in un
tegamino di coccio, che da nome al piatto stesso di “maccheroni al
tegamino”. Ci sono poi le carni, che assumono sapori e consistenze
diferrenti in base alle diverse modalità di cottura e agli aromi
utilizzati. Il castrato alla griglia è il piatto principe, ma vi è anche il
suino nero dei Nebrodi, che ha permesso la produzione di saporiti salumi ed
ha stimolato la fantasia di giovani cuochi che lo ripropongono in piatti
della tradizione e innovativi. Cosa dire delle verdure dell’orto? Le
melanzane si prestano alle numerose varianti della caponata, della
parmigiana; si preparano ad involtino, in polpetta o ancora possono unirsi
alle patate e formare un morbido “gattò”. I dolci utilizzano i prodotti
forniti dalla terra: la frutta fresca e la frutta secca, il miele … Tipici
sono i “carrobisi”, ravioli di pasta, ripieni con un morbido impasto di
fichi secchi, noci, nocciole, buccia di limone, mandarino, il tutto cotto al
forno. Il grano e la ricotta, mescolati al cioccolato e alla zucca candita,
danno origine ad un freddo dessert: la “cuccìa”.
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