| Nicola Di Maria - 13 Aprile 2006 |
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In provincia di Messina, lungo la costa che dalla città dello Stretto giunge a Palermo, è situata Villa Piccolo. Posta alle pendici dei monti Nebrodi, alle spalle dell’abitato di Capo d’Orlando, inizialmente Villa estiva dei baroni Piccolo, a partire dagli anni Trenta del Novecento diviene residenza stabile della baronessa Teresa e dei suoi tre figli: Agata Giovanna, Casimiro e Lucio. Quest’ultimo, scoperto da Montale, è considerato uno dei massimi esponenti della poesia contemporanea. In questa residenza sono state anche scritte alcune delle pagine del “Gattopardo”, il cui autore, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei fratelli Piccolo, vi soggiornava spesso soprattutto nel periodo estivo.
La Villa oggi, è sede della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, di cui è Presidente Bent Parodi di Belsito. “La Fondazione ha lo scopo di incrementare l’attività culturale con particolare riferimento alla letteratura e all’arte, nonché agli studi agrari”.
La Villa, un’antica residenza restaurata con cura, imponente ed elegante, è diventata inoltre Museo. È possibile ammirare così preziosi arredi, collezioni di porcellane cinesi del XVII e XVIII secolo, maioliche di Caltagirone e Deruta; statuine di Limoges, pregevoli manufatti con intarsi in avorio e corallo…simboli non solo del gusto eclettico del tempo, ma anche del casato illustre al quale apparteneva la famiglia, discendenti dai principi Filangeri Cutò.
Una ricca biblioteca testimonia inoltre i molteplici interessi e l’immensa cultura letteraria e scientifica delle persone che vi abitavano.
Nella sezione "Temi" di questa stessa rivista, ci soffermeremo in particolar modo sul giardino di Agata Giovanna. >>>
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