Non posso più chiederti
Non
posso più chiederti
di conquistare con me l’infinito
sebbene oggi più di
ieri
il mio infinito coincide con il tuo.
Anch’io sento dentro di me
quella voce che lotta
quella voce che grida:
“Sud
è il mio amore
Sud è bambini che piangono
nelle bocche di vicoli abbandonati
Sud è l’amore condannato
Sud è il mio più strano amore
Sud è la canzone dei
primordi.”
A te
che me l’hai fatta
riascoltare
posso
ora dire che
cosa e il Sud per me:
incontaminazione
dolore
lotta
inarrestabile dissoluzione
impenetrabilità
commistione di gerghi
compromissione
compromessi
sofferenza.
Il
nostro infinito
oggi coincide
ma siamo ormai
due linee parallele
e non
c’incontreremo più.
Qui,
nel mio profondo Sud
capisco perché devo
perderti per sempre.
Qui,
nel mio profondo Sud
invecchierà il mio volto
lontano dal tuo
costretto ad
invecchiare
laddove non vorrebbe.
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