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Parchi e giardini
Un valido contributo viene dato
dagli studi di
archeologia.
Lo
attesta
una mostra a Pompei. |
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Ricostruire un giardino |
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Testo di Rosa Maria Manuli |
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La Villa
Medicea di Petraia. Lunette dal Museo di
Firenze com'era, Firenze
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da Wikimedia Commons
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Ricostruire un giardino, un orto, un frutteto
del passato è un sogno spesso irrealizzabile, un tentativo sempre più vano
quanto più indietro si scorre nel tempo. La componente vegetale, nella
conservazione di un bene culturale, è la struttura più fragile; poche sono
le informazioni, nel caso di un recupero di un giardino antico, che si
possono trarre direttamente dalla visita del sito e spesso non permane un
segno o una traccia del preesistente stato. Si ricorre allora a studi di
analisi comparativa, dove si mettono a confronto diversi documenti, dati
letterari e iconografici . Questi ultimi possono celare delle insidie. E'
noto che celebri vedute di ville idealizzano notevolmente la situazione
reale, proponendo progetti mai realizzati o introducendo assi di simmetria
inesistenti. Ciò è accaduto per le famose lunette di Giusto Utens dove ad
esempio i giardini del Tribolo presso Firenze sono rappresentati sull’asse
della villa mentre in realtà sono in posizione asimmetrica.
Un valido contributo per la ricostruzione di
quel complesso insieme polimaterico che è il giardino, viene dato dagli
studi di archeologia. Proprio in questo ambito, rientra un’iniziativa molto
singolare e di notevole validità scientifica. Il progetto De Gustibus.
L’idea nasce dall’incontro dell’indagine archeologica con quella botanica
condotta dal Laboratorio di ricerche applicate della Soprintendenza di
Pompei. Dal 26 marzo al 26giugno saranno aperti per la prima volta al
pubblico alcuni giardini e orti a ridosso dell’anfiteatro degli scavi di
Pompei.
I fortunati visitatori avranno modo di
osservare le varie tipologie di utilizzazione del verde, dalla coltivazione
degli ortaggi alla viticoltura, alla frutticoltura,alle piante utili in
farmacia. Sarà possibile apprendere le modalità di cottura,di conservazione
dei prodotti alimentari che venivano usati duemila anni fa. Durante il De
Gustibus si potranno degustare antichi sapori e seguire momenti di studio
come la giornata dedicata alla biodiversità ed alla valorizzazione delle
tradizioni agricole locali in collaborazione con Slow Food.
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