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Diversi modelli di turismo applicabili. L’idea è quella di puntare ad un turismo con funzione educativa e nel contempo produttiva. Numerose ricerche nazionali sul turismo, dimostrano una crescente domanda fortemente orientata all’arte e alla cultura, con l’assunzione rispetto a qualche anno fa di una nuova prerogativa nella richiesta di esercitare un “ruolo attivo” da parte dei visitatori. Il nuovo turista infatti non è un semplice spettatore passivo, ma pretende di acquisire conoscenze e abilità nuove, di partecipare in modo attivo a studi, ricerche, di integrarsi nella realtà locale. Stime preventive su alcuni progetti prototipo di fruizione di beni artistici e culturali valutano che a fronte di un investimento di circa 2 miliardi in 5-7 anni, vengono creati una media di 30-35 posti di lavoro, con ritorni economici che raggiungono l’equilibrio in circa 3 anni e garantiscono successivamente ritorni consistenti. Perché questo si realizzi è necessario che l’attività di fruizione di beni artistici e culturali sia legata alla elaborazione di un programma di proposte, attivo ed interattivo, da elaborare per coprire ogni stagione dell’anno. Ciò è possibile, prendendo in considerazione non soltanto il turismo occasionale di transito proprio verso Taormina e le Eolie, ma creando i presupposti affinché Messina divenga il centro primario d’attenzione, grazie ad iniziative che sappiano soddisfare differenti categorie d’interessi, coinvolgendo un turismo poliedrico nelle sue offerte: turismo urbano; turismo degli eventi; turismo responsabile; ecoturismo, etnoturismo, turismo religioso; turismo congressuale; parchi letterari; parchi marini.
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