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Galati
potrebbe avere una storia molto antica e deriverebbe il proprio nome da Calacte, mentre
l'appellativo di Mamertino è stato aggiunto solo nel 1912, per ricordarne l'occupazione
dei romani e gli alleati Mamertini di stanza a Messina.
Scrive Vito Amico che
probabilmente questo Centro esisteva già ai tempi di Plinio, il quale annovera i Galatini
fra i Populi stipendiarii dellinterno della Sicilia. Secondo alcuni studiosi locali
(ma il dibattito è aperto) sarebbe da identificarsi con l'antica Calacte, che Diodoro
Siculo la fa risalire ai tempi dell'ottantacinquesima Olimpiade (436 a.C.) attribuendone
la fondazione a Ducezio. Tolomeo colloca Calacte tra Alunzio e Alesa; Cicerone la chiama
Calacta.
In età araba è chiamato
Golath. Si fa menzione del Priorato di S. Anna di Golath, istituto benedettino, costruito
nel 1124 da Eleazaro di Mallaurazio.
Il Borgo è feudo prima di Corrado Lancia (1308), quindi di Blasco Lancia
nel 1320. Allinizio del secolo XVII passa alla famiglia Squilli, Signori di Landro.
Nel 1644 il Centro assume il titolo di Principato, quando lo acquista Filippo Amato, Duca
di Caccamo, che assume con esso il mero e misto impero (diritto di grazia e giustizia,
anche capitale). Nel 1630 è fondata da Vespasiano Ruffo la Colonna frumentaria, sempre
più accresciuta dai lasciti di molti benefattori, fino al 1838. Quando è mutata in Monte
Agrario al quale i contadini locali possono fare ricorso per prestiti senza limitazione,
dietro fidejussione.
Nel Settecento Vito Amico ricorda che nel fondo in Località Acquasanta
sgorgano sorgenti di acque calde o fredde, amare, solfuree, ricche di sali minerali
giovevoli a varie malattie. NellOttocento il territorio produce frutta secca, lane,
latticini, seta.
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