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 Mistretta
 
 
  PROVINCIA DI MESSINA    
     
     
 
   
 
     
 
 
 

 

    SCHEDA del comune
   
  Centro agricolo (Comune di 126,76 Km2 con 6300 abitanti), 170 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 900 metri s.l.m. sul versante settentrionale dei monti Nebrodi.
Si commerciano vini, olio, bestiame.
 
    Notizie storiche
 
Il centro, di antica e controversa origine, sembra sia stato fondato dai Fenici che sul monte a cavaliere della Vallata del torrente S. Stefano erigono il tempio alla dea Astarte, da cui il primo nome della città: Am-Asthart.
In età classica è conosciuto   come Amestraton o Mitistratum. Con il nome di Amestratus la cittadina è ricordata più volte negli scritti di Cicerone e successivamente in quelli di Stefano Bizantino. Appartenedo alla città un vasto contado, la numerosa popolazione,  in epoca greco-sicula, si è accentrata fondando quelli che sarebbero divenuti in epoca medioevale   i borghi di Mistretta, come per esempio Motta, Casispergi, Regitano e S. Stefano.
Nel primo Medioevo, in età prenormanna, sull'antica acropoli è edificato il castello e un primo nucleo dell'abitato. ed abbarbicate alla rocca fortificata, le case divise da viuzze ripide e contorte si vanno estendendo a poco a poco.
Città feudale e poi demaniale, diviene contea dal 1101, conservando gli usi civici, e quindi città imperiale al tempo di Federico II. Sotto gli Aragonesi Mistretta figura tra le città demaniali.
Ritorna ad essere feudale fino al 1405 e poi ancora  demaniale.
L’abitato inizia ad espandersi  fuori dalle cinte fortificate con la costruzione della chiesa Maggiore, che costituisce a partire dal secolo XVI  il fulcro dell’espansione di numerosi quartieri attorno alle varie chiese parrocchiali.
Più volte Mistretta viene venduta e poi riscattata dagli stessi cittadini, come ad esempio nel 1635, quando il re Filippo III cede i benefici feudali, ma il popolo li riscatta, ottenendo il privilegio di continuare a restare libero.
Il secolo successivo vede l’affermarsi di attività artigiane e commerciali e il sorgere dì un’agiata classe di possidenti e allevatori, le cui abitazioni borghesi hanno improntato l’immagine della città ottocentesca. Mistretta svolge un ruolo anche nelle guerre risorgimentali. Nel 1860 è una delle prime cittadine ad insorgere contro i Borboni.
Quando alla fine del secolo XIX  in Sicilia si verifica la grande emigrazione, la città riesce a mantenere un numero adeguato di abitanti, evitando lo spopolamento, ciò grazie alla "tenuta" delle fiorenti attività agro-silvo-pastorali.
 
    Beni monumentali
 
Chiesa Madre,
Chiesa S. Maria, Chiesa SS. Cosma e Damiano,
Chiesa di S. Giuseppe,
Chiesa di S. Caterina, Chiesa S. Sebastiano,
Chiesa del Carmine, Chiesa S. Francesco, Chiesa di S. Antonio, Chiesa S. Luca, Chiesa S. Nicola, Chiesa S. Giovanni, Chiesa SS. Trinità, Chiesa S. Caterina, Chiesa di S. Giovanni Battista,
Chiesa Madre di S. Lucia,
Chiesa del Purgatorio, Chiesa S. Nicolò di Bari,
Chiesa del Carmine, Mensole di Balconi Piazza del Popolo, Chiesa S. Giuseppe, Collegio di Maria, Chiesa S. Antonio, Chiesa S. Francesco, Chiesa S. Biagio.

Museo Civico Polivalente: storico artistico, archeologico,
etnoantropologico
 
    ITINERARI CONSIGLIATI
   
 
 

 

 


 

INFORMAZIONI SULLA LOCALITA'

m 950

98073

0921

TIPO DI LOCALITA'

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    Santo Stefano di Camastra
   

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* Sicilia

Via Libertà, 128 - Cap 98073 Tel. 092181463
Anno costruzione 1965, Anno ristrutturazione 1984 - Camere 9, Letti 18, Bagni 3