Contenuto:
Un volume utile per lo studio e il ripasso della figura di Tomasi di Lampedusa e de "Il Gattopardo" adatto per prepararsi a interrogazioni o verifiche scritte e per realizzare ricerche e tesine. La monografia di Mariangela Costiello presenta una dettagliata analisi descrittiva, tematica e critica del romanzo affiancando alla sintesi di ognuno dei capitoli approfondimenti dei personaggi principali e delle sequenze narrative più significative.
Argomenti trattati: attraverso un approccio storico-letterario, arricchito da analisi testuali e apparati critici, questo saggio offre un'esposizione completa, chiara e di agevole lettura del capolavoro di Tomasi di Lampedusa.

Contenuto:
Questo libro è una lettura attenta del Gattopardo. E' anche un libro su parecchie altre cose. Sul rapporto non omogeneo fra un'opera e il suo autore. Sulle contraddizioni di cui si nutre un grande personaggio, e le duplicazioni in cui si rispecchia. Su universalità e individualità, esagerazione e reticenza in letteratura. Su sperimentazione e durata. Su critica di sinistra e verità. Sulla storia che non è solo storia di progresso. Sulla Sicilia come tipo di tutte le periferie. Sull'invisibile onnipresente coerenza interna d'un capolavoro. Su quarant'anni d'ipocrisie della critica italiana.

Contenuto:
Carteggio immaginario con Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Gli autori, i tempi, i luoghi e alcuni personaggi di questo carteggio immaginario sono reali. Boris Biancheri, giovane venticinquenne avviato alla carriera diplomatica, dà il via alla corrispondenza con lo zio, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nobile siciliano nel pieno della maturità - una vasta conoscenza della letteratura, una lunga esperienza di viaggi - e futuro autore del "Gattopardo".
I due parlano più del passato che del presente. Le loro lettere sono un'occasione per evocare memorie e riflettere sulla loro sorte e sulla malferma salute del mondo. Lo zio ricorda Londra attorno alla metà degli anni Venti, gli incontri con giovani donne sfuggenti, gli amici di Palermo e un singolare musicista siciliano, i paesi baltici tra le due guerre e le bizzarre figure di certi parenti della moglie. Il nipote racconta della sua Liguria, dell'adolescenza durante la guerra, dei suoi vagabondaggi in Francia e nel Sud-est asiatico. Hanno ricevuto un'educazione non dissimile, parlano entrambi varie lingue e sono inclini a una vaga nostalgia. Ma l'uno impersonofica quello che è unico ed esclusivo, i valori della dignità e della tradizione; l'altro - il più giovane - è attirato dall'eclettismo e dall'illusione, dal molteplice e dall'ingannevole. Le loro storie riflettono la conclusione della giovinezza e gli insegnamenti dell'età. Infine, la morte di Lampedusa a Roma, in una calda giornata estiva, e i suoi funerali, una premonizione del declino del mondo al quale tutti e due appartengono.
"Ripensando alle lettere che ci eravamo scambiate, mi accorsi che tendevo a confondere le sue con le mie. Anche i mondi tra i quali l'animo di Giuseppe si era per molti anni diviso, il Baltico e Palermo, non mi parvero più, visti da via Marsala, così distanti fra loro. Anzi, sembravano accomunati dallo sdegnoso declino dei miti destinati a non sopravvivere, delle capitali abbandonate a se stesse."

Contenuto:
In "Ricordo di Lampedusa", pubblicato la prima volta nel 1963 da Scheiwiller, ma introvabile da molti anni, Orlando si presenta in veste insolita: raccontando la sua giovinezza a Palermo, i suoi anni di formazione, ci dà un ritratto straordinariamente vivo e penetrante del principe-scrittore. Ci racconta i suoi gusti, le sue abitudini, le sue idiosincrasie, le sue opinioni sull'Italia, sulla Sicilia nonché sui massimi autori della letteratura mondiale. E proprio nella sua amicizia con il ventenne Orlando, il principe di Lampedusa sente nascere e crescere in sé una intensissima e inaspettata vocazione pedagogica: è proprio per insegnare a Orlando la lingua e la letteratura inglese che Tomasi scriverà diligentemente, in quegli anni che erano anche gli ultimi della sua vita, una grammatica e una storia della letteratura da Chaucer a Shakespeare fino a Eliot e Graham Greene.
Pure il rapporto ebbe alla fine le sue ombre, e ci sono voluti trentatré anni perché Orlando si decidesse a sciogliere il riserbo del suo primo racconto. E' quel che avviene nel nuovo saggio di cui è arricchita questa edizione, "Da distanze diverse", dove una meditazione su vita e opere dei grandi scrittori precede ricordi e più intimi e più dolorosi.
Il libro di Orlando è un bellissimo libro sulla giovinezza e sulla vecchiaia, sul leggere e sul conversare, sulla solitudine piena di presentimenti dello scrittore e sulla sua volontà di trasmettere, magari a un solo allievo, la sua esperienza di lettore e di uomo. E' il primo libro da leggere sull'autore del "Gattopardo".