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Castanea delle
Furie (ME), Il Presepe vivente. |
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Un esempio di tale vivacità sociale è offerto, per quanto attiene ai presepi
tradizionali siciliani, dalla formalizzazione dei ruoli presepiali presenti nelle
descrizioni di Giuseppe Pitrè. La conquista di nuovi spazi sociali da parte dei ceti
popolari in Sicilia è anche da far risalire alla stretta parentela del presepe, in specie
di quello animato, con le rappresentazioni teatrali sacre e profane, fra le quali occorre
menzionare espressamente almeno le casazze, i misteri, le dimostranze, le rappresentazioni
mute di episodi evangelici e le pastorali sei - settecentesche. |
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Indubbiamente in tutti questi tipi di
rappresentazioni si può scorgere luso. consolidatosi nel tempo, di fissare in una
serie di tableaux vivents le fasi salienti della storia delluomo sulla terra; in
più, è presente nella natività ed in tutte le scenografie pastorali lo sforzo di
registrare e rendere più consueto, domestico, familiare un evento esemplare che per sua
stessa tipologia si colloca al livello del mito, o di un fatto numinoso accaduto in illo
tempore che proprio per la sua natura fonda e garantisce la storia successiva. La sacra
laude. la sacra rappresentazione, limmagine devota a quella sorta di machina festiva
immobile che è il presepe hanno pertanto, in una più generale ottica antropologica, la
funzione di riattualizzare ritualmente un evento mitico rendendolo fruibile
allinterno di un tempo sospeso, di una dimensione metastorica entro cui la comunità
avverte periodicamente lesigenza di immergersi. |
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Il Presepe Vivente di Castanea fa parte
integrante della storia che qui sommariamente si è delineata. lI coinvolgimento di circa
trecentocinquanta comparse, la restituzione visiva alquanto accurata di un notevole numero
di ambienti lavorativi, artigianali e sociali, relativi tanto allambito extraurbano
che a quello urbano, allinterno di un hortus conclusus indubbiamente configurantesi,
al di là della consapevolezza che ne possono avere i suoi fruitori, come spazio sacro,
nonché il grande apprezzamento mostrato negli ultimi anni dalle decine di migliaia di
persone che hanno visitato in modo partecipe la messa in scena annualmente riproposta dal
25 dicembre al 6 gennaio, depongono a favore di un fenomeno di massa di rilevante
interesse etno-antropologico, interesse ancor più motivato dal fatto che per
lallestimento degli ambienti che compongono i quadri viventi proposti vengono
impiegati strumenti di lavoro, suppellettili e attrezzi autentici, provenienti dalle
famiglie del paese che dal mese di ottobre in poi collaborano comunitariamente alla
preparazione ditale singolare palcoscenico multiplo entro il quale, oltre che gli emblemi
di una storia sacra, vengono esibiti i manufatti di una memoria storica. Per tutto quanto
sopra esposto, si ritiene che il Presepe Vivente di Castanea, coniugando correttamente e
senza cadute di stile "folkloristiche" il recupero di una devozione popolare
assai consolidata nella nostra Isola quale il culto e la devozione al Bambino Gesù
attraverso la ricostruzione presepiale, e lelemento spettacolare proposto attraverso
la ricostruzione di ambienti e di situazioni storicamente e antropologicamente
attendibili, possieda i titoli per meritare da parte delle Istituzioni una attenzione
maggiore di quella che gli è stata fin qui attribuita. |
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