|
|
Castanea delle
Furie (ME), Il Presepe vivente. |
|
|
|
|
|
|
Nel lussureggiante parco della villa ex Costarelli messo a disposizione con grande
sensibilità dal notaio Nino Arrigo e dai fratelli, attuali proprietari del complesso
ubicato al centro del villaggio, un itinerario di potente suggestione evocativa e al tempo
stesso un percorso di fede, si snocciolano attraverso: le botteghe artigiane (il fabbro,
il vasaio, le tessitrici, il maestro dascia, lorafa, il conciatore, il
cestaio, le speziali, le pastaie, le fornaie, le ricamatrici, il cuoiaio);
lorientaleggiante tenda dei Re Magi alle prese con astrolabi, sestanti ed altri
strumenti da viaggio; lalcova dove alberga la sfrenata lussuria di Erode e delle
donne del suo harem: il Pretorio romano con alti dignitari mollemente adagiati sui
triclini, rapiti dalle flessuose movenze di giovani danzatrici; il mercato colorito e
chiassoso dove i profumi delle primizie della terra si mescolano alle caratteristiche
"banniate" dei venditori; il Tempio con la "menorah" che si intravede,
attraverso il velario, nel "Santa Santorum"; le "mandre" e i capanni
dei pastori, i "pagghiari" siciliani, e, finalmente, la capanna-mangiatoia
dove unindifesa creaturina viene al mondo per rivoluzionare il mondo nel segno
dellamore. Il tutto, con una ricerca maniacale della perfezione ed unestrema
cura del dettaglio, spinto fino alla massima correttezza filologica e storica del più
piccolo oggetto. |
|
Ma, non solo questo è il presepe vivente di
Castanea e ce lo spiegano gli stessi artefici dellAssociazione "Giovanna
dArco": "Era, dieci anni fa, il proposito di spezzare lapatia
opprimente del proprio villaggio; oggi è la volontà e la passione di fare insieme e di
stare insieme; è la spontaneità, la genuinità, la creatività di pensiero e azione, la
disposizione allascolto e allaiuto reciproco. Oggi sono valori umani difficili
da coltivare ma che nel nostro Presepe vivente prendono vita tra un chiodo e laltro,
tra un martello e laltro, tra un rastrello e laltro, tra una pittura e
laltra, tra un tessuto e laltro, tra una danza e laltra. Oggi sono
contatti umani difficili da instaurare. Oggi sono momenti di gioia del vivere comune che
regalano momenti di gioia e di serenità al visitatore". |
|
|
|