2/2
   Miti e leggende: Cerere e Proserpina
    
Bullet7blu.gif (869 byte) Dal rapimento di Proserpina fiorì la primavera in Sicilia.
      Bullet7blu.gif (869 byte) Il culto di Cerere e Proserpina celebrato da Greci e Romani.
   
     
     
  Miti e leggende
    CERERE E PROSERPINA
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Il culto di Cerere e Proserpina
   celebrato da Greci e Romani
   
     
Di Sergio Bertolami    

 

 
Busto di Demetra. Marmo, copia romana da un originale greco del IV sec. a.C.

 
Jastrow - 2006






 
da Wikimedia Commons
Per molti secoli il popolo ha celebrato grandi feste in onore di Cerere, dea dei campi, e di sua figlia Proserpina; rendendo famosa la Sicilia, rispetto a tutti gli altri paesi del mondo, per l'immensa abbondanza dei doni di Cerere, in primo luogo proprio i "cereali", le cui spighe la dea porta fra le braccia.

Il culto di Cerere e Proserpina, era celebrato dai romani durante i Cerealia , feste in onore di Cerere per l'appunto, che si svolgevano con solenni cerimonie e giochi circensi dal 12 al 19 aprile. In agosto, poi, le matrone romane festeggiavano Proserpina, con primizie di frutta e favi di miele, indossando abiti bianchi, in ricordo della sua purezza virginea.

E' bene aggiungere che il culto, ben più antico, era diffusissimo anche in tutte le regioni della Grecia, da cui era giunto. In Grecia Cerere era chiamata Demetra e Proserpina era Persefone o Cora (fanciulla). Plutone era detto Ades. I riti, famosissimi, si svolgevano nella città di Eleusi, nella baia di Samarina.

Le feste Eleusinie si rinnovavano due volte l'anno. Le cosiddette piccole Eleusinie si celebravano a febbraio e alludevano al risveglio primaverile con il ritorno di Persefone sulla terra; le grandi Eleusinie avvenivano nella seconda metà di Settembre, quando Persefone tornava agli Inferi e riprendeva il letargo invernale. Queste feste duravano ben nove giorni (tanto quanto era durata l'ansiosa ricerca di Demetra). Spettacolare la processione che da Atene si muoveva verso Eleusi, con un corteo che raggiungeva anche 30.000 presenze. Una marcia di oltre quattro ore. Si entrava in Eleusi nel silenzio della notte, rischiarata soltanto dallo splendore di migliaia di ramoscelli accesi a mo' di fiaccola.
 
 

  Back      

HOME