Questo vasetto
con coperchio e piattello pur esso dargento fa parte degli usi nuziali siciliani e
si conserva religiosamente da coloro che lo possiedono, ed ai quali, allo spesso, si
domanda in prestito dove occorra.
Si crede comunemente che si
debba rompere lo scilinguagnolo al neonato perché egli, venuto su, possa speditamente
parlare. Con questa credenza, la levatrice, spinte o sponte, intinge il dito in un
po di giulebbe raccolto nello sgàrgiu, e rompe lu filu di la lingua,
cioè il frenulo: pratica codesta, del cui risultato molte donnicciuole discuteranno o
domanderanno conto un giorno se il bambino non caverà fuori liberamente la lingua o sarà
con la lingua di pezza, cioè balbuziente. |