Fabio1102 - 10 Giugno 2008 |
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Un arco di pietra lavica conduce al giardino di ponente dove si mettono in mostra la Chorisia speciosa, dal tipico tronco aculeato a forma di bottiglia, che regala splendidi fiori color fucsia; la Solandra dai profumati fiori gialli e la Jacaranda color pervinca. Il Biviere è divenuto oggi un lussureggiante giardino mediterraneo, dove convivono in armonia ed inusitata eleganza, forme autoctone e naturalizzate. Così le rigide sagome delle piante grasse, che riconducono alle sculture rinascimentali, si alternano alla leggerezza del Gelsomino e del Plumbago che richiamano la spontaneità e la naturalezza dei giardini inglesi. Un dolce pendio, segnato appena da qualche gradino, conduce alla piscina, luogo di refrigerio estivo, in prossimità della quale si trova un’insolita fioriera: la quarara. Si tratta della tipica imbarcazione circolare, simile ad una enorme padella di ferro, spennellata di pece e con il fondo piatto, utilizzata un tempo dai tagliatori di canne per potersi muovere agevolmente nelle acque basse del lago preesistente. Sulla verde distesa ancora Bouganvillee, Agavi, Palme… tante specie di Rose, tra le quali soffici cespugli di Rosa Fortuniana che destarono l’interesse e la meraviglia di un gruppo di visitatori inglesi appartenenti alla prestigiosa Royal Horticultural Society. Nel giugno del 1988 un evento significativo segnò una svolta per la tenuta del Biviere. La Regina Madre d’Inghilterra, chiese di visitare il bellissimo giardino, la cui fama aveva valicato i ristretti confini di Lentini. La Regina Madre passeggiò a lungo fra i viali, soffermandosi a colloquiare con la Principessa Maria Carla sulle piante e sui fiori. L’ammirazione della Sovrana e le richieste che ne seguirono da tutto il mondo fu tale da indurre i Principi Borghese a rendere visitabile il loro verde spazio privato. Oggi ognuno può rimanere incantato dall’atmosfera magica e misteriosa, che avvolge chi si addentra in questo giardino che non c’era.
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