Per Sellerio Sciascia fu un vero e proprio
organizzatore culturale dalla fine degli anni ‘70 fino alla metà degli anni
‘80 e per la casa editrice palermitana curò inoltre i quattro volumi “Delle
cose di Sicilia” (1982-1986), raccolta di testi storici e letterari sulla
Sicilia, noti e meno noti, che, secondo lo scrittore, contribuivano a dare
un’immagine diversa della regione, meno convenzionale e quindi più aderente
e profonda. Negli anni ‘80 si dedicò pure alla pubblicazione e rivalutazione
dell’opera di Savinio, nonché al commento di lettere inedite di Borgese in
“Per un ritratto dello scrittore da giovane” (1985). Nel 1986 curava
l’almanacco Bompiani su Pirandello con la ristampa dell’almanacco del 1936 e
pubblicava “Alfabeto pirandelliano”, libro in cui approfondiva e riassumeva
le sue riflessioni sul drammaturgo agrigentino.
Ultimo suo lavoro fu “Una storia semplice”, breve e
intensissimo giallo uscito pochi mesi prima della morte, avvenuta nella sua
casa di Palermo il 20 novembre 1989 dopo l’aggravarsi della malattia (una
rarissima forma di mieloma del sangue) di cui soffriva da qualche anno.
Nella chiesa di Santa Maria del Monte di Racalmuto
furono celebrati i funerali ai quali partecipò l’intero paese e
numerosissimi uomini di cultura e i maggiori rappresentanti delle
istituzioni politiche.
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