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  Sciascia scrittore
 
Leggere e rileggere: Sciascia
 

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  Leonardo Sciascia:
  vita e opere
   
     
Testo di Ernesto di Nunzio    

 
 

Interno del Duomo di Racalmuto

 

9 Settembre 2006
 
 
 
 

da Wikimedia Commons

 

Nel giugno del 1979 Sciascia si presentava con il Partito Radicale alle elezioni politiche nazionali ed europee, superando in entrambe il turno elettorale e scegliendo di essere deputato del Parlamento italiano. Fino al 1983, anno delle elezioni politiche anticipate e del conseguente scioglimento delle camere, Sciascia si dedicò quasi esclusivamente ai lavori della Commissione d’inchiesta sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro. La relazione da lui presentata alla fine della Legislatura fu pubblicata nel 1983 con la ristampa de “L’affaire Moro”. Nei 1981 usciva “Il Teatro della memoria”, sorta di divertito commento ai lavori della Commissione d’inchiesta su Moro. Negli anni successivi lavorava alla riscrittura di ‘faits divers’ di profilo storico e letterario: “La sentenza memorabile” (‘82), “Storia della povera Rosetta” (‘83), “La Strega e il capitano” (‘86), “1912+1” (‘87); Sciascia li considerava

“esercizi letterari e storiografici per generare dissonanze o strane armonie nel concerto italiano”. “La Strega e il capitano” conteneva pure l’elemento autobiografico della riflessione sulla malattia. Nel 1984 in occasione del bicentenario della nascita di Stendhal scriveva “Stendhal e la Sicilia”, mentre per quello di Manzoni (1987) avrebbe pubblicato “La Strega e il capitano”. Nel 1983 dava alle stampe una seconda raccolta di saggi intitolata “Cruciverba”.

In seguito alla pubblicazione di un articolo, il 10 gennaio 1987, nel quale commentava una ricerca di Christopher Duggan su “La mafia durante il fascismo” e affermava che l’antimafia poteva trasformarsi in uno strumento di potere “anche in un sistema democratico, retorica aiutando e spirito critico mancando”, si scatenavano nuovamente forti polemiche nel mondo politico e giudiziario. Ma l’attenzione di Sciascia negli ultimi anni di vita si sarebbe concentrata di più sul valore e sul tema della memoria, su una riflessione legata all’inarrestabile fluire dei tempi e delle generazioni: nel 1981 moriva la madre e ai nipoti dedicherà nel 1984 “Occhio di capra”, libretto di espressioni, proverbi, termini siciliani. E sempre riguardo alle tematiche della memoria, uscì nel 1979 “Dalle parti degli infedeli” e nel 1985 “Cronachette”, primo e centesimo volume della collana intitolata appunto “La memoria”, pubblicata da Sellerio.

 

 
 
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