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  Necropoli di S. Placido
 
A Messina, nei pressi della Prefettura,
  una
struttura sepolcrale evidente
  segno della transizione
  dal paganesimo al cristianesimo.
 

Per saperne di più  

 
   
 
  La necropoli di S. Placido    
     
Testo di Clorinda Capobianco    

     

Di questa necropoli non conosciamo né i limiti, né l’estensione.

Era divisa in tante aree, o recinti, rettangolari, delimitate da muri, la cui altezza era di circa 2 m; quasi ogni recinto, o campiello funebre, faceva capo ad un’edicola principale, di forma quadrata, con zoccolatura in pietra e mattone, che rappresentava il nucleo originario, attorno al quale si era  sviluppato l’aggregato; queste aree, infatti, erano collettive, di famiglie (γένη), o di corporazioni (collegia).

L’avanzato stato di rovina della necropoli non permise di stabilire quali recinti appartenessero alle famiglie e quali alle corporazioni.

Probabilmente i più antichi sepolcri, riservati alla famiglia, erano quelli dell’edicola, mentre quelli esterni furono successivamente, per mancanza di sorveglianza, invasi dagli intrusi.

Anche fuori dai recinti vi erano dei sepolcri, con un segno esterno, quali tumuli a spiovente o arcuati e pietre tombali rettangolari, costruiti con solida muratura cementizia intonacata e dipinta di rosso, per proteggere la soprastante fossa, impedendo le esalazioni e con saldata sui fianchi la lapidetta recante il nome del defunto.

Era una delle prime volte che in Sicilia si segnalava  una struttura tombale simile, che è perdurata fino ad oggi, nei poveri e montani cimiteri di alcune parti della Sicilia e della Calabria

Questa struttura sepolcrale rappresenta, inoltre, un evidente segno della transizione dal paganesimo al cristianesimo, quando, per la prima volta, si apporranno alle tombe le steli epigrafiche, appunto.

Con la necropoli della Prefettura l’archeologia siciliana acquisisce, quindi, una nuova forma di sepolcro, caratteristica di questa zona dell’isola, povera di rocce e di pietra da taglio; è infatti la condizione litografica che regola la struttura sepolcrale.

 

 
 
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