1/1 | ||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
La cultura del verde e l’interesse verso la botanica cominciano a diffondersi anche in Sicilia. Il parco settecentesco di villa Tasca-Camastra a Palermo infatti nel mese di maggio ha aperto al pubblico i suoi cancelli per ospitare una articolata manifestazione dedicata alla natura. Negli stessi giorni a Messina, presso l’Orto Botanico, è stato dedicato un intero week-end alle piante grasse. La rusticità di questi vegetali, ovvero la facilità di coltura e l’adattabilità ad ambienti ostili, ha decretato il loro successo. Libri, CD Rom, siti internet, associazioni, vivai specializzati, testimoniano la passione e la crescente ”mania” nei confronti di tutte le succulente ed in particolar modo delle cactacee. Sono dette anche piante grasse, dal latino crassus, cioè grasso o grosso per l’aspetto scultoreo di molte di esse fra le quali i cactus; o succulente per la capacità di immagazzinare nei loro tessuti riserve di acqua, come veri e propri serbatoi liquidi. Piante abituate a vivere in condizioni estreme, in zone aride calde o fredde, in prossimità dei litorali sabbiosi o in alta montagna; nelle fessure rocciose, ma anche in terreni umidi e paludosi come la Salicornia delle Valli di Comacchio. Per sopravvivere hanno escogitato una serie di espedienti: foglie trasformate in spine, spesse cuticole, produzioni epidermiche, di colore argento adatte a riflettere i raggi solari o “capigliature lanose”, cioè una fitta peluria, che, oltre ad assumere funzione difensivo-protettiva, assolve a quella di propagazione. Le succulente rendono il giardino colorato durante tutti i periodi dell’anno, infatti nell’inverno, l’aloe si ricopre di fiori rossi. Seguono splendide fioriture primaverili che vanno dal bianco a tutte le sfumature del giallo, del rosso fino al viola. Sono specie che ben si adattano al clima caldo e siccitoso del nostro meridione tanto che una cactacea, il fico d’India, pur essendo originaria del Messico, si è naturalizzata in Sicilia sino a divenire un elemento simbolico dell’ isola stessa. Non solo Cereus, Agavi , Euphorbie dall’aspetto scultoreo, ma anche forme insolite e curiose come quelle appartenenti al genere Lithos ( dal greco pietra), piccole piante affondate nel terreno che si mimetizzano con esso tanto da essere confuse con i sassi. I Sempervivum, con foglie disposte a rosetta, hanno l’aspetto di cuscinetti compatti che nei paesi nordici venivano utilizzati sui tetti di paglia come isolante termico oppure, grazie alla loro vasta gamma cromatica, sono stati impiegati per la mosaicoltura cioè costruzioni di mosaici vegetali. Un giardino quello delle succulente che sembra vivere di niente, che ha del magico o del miracoloso per le alterazioni sensoriali alle quali può indurre l’ingestione del loro succo e per le innumerevoli virtù terapeutiche.
|
||||||||||||||||||||||
|