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    La Provincia
   di Messina

 
 
    LE ISOLE
  DEL VENTO
   
 

Per saperne di più  

   
   
  Tratto da: "La provincia di Messina e le sue perle"
Helios editore,Messina per 1996/AAPT della provincia di Messina
Testo di Enrico Pispisa
 
 
   

L'arcipelago eoliano di origine vulcanica, mitica sede del re dei venti, situato nel mar Tirreno a nord della Sicilia, si compone di sette isole principali e di alcuni isolotti. Lipari, Salina e Vulcano, le tre maggiori, sono molto vicine, ad ovest si trovano Alicudi e Filicudi, a nord-est Stromboli e Panarea Lipari e Panarea furono abitate fin dal Neolitico (VI millennio a.C.) e furono sede di attivi commerci, specie dell'ossidiana, un vetro vulcanico duro e tagliente (il muro di bronzo ricordato nell'Odissea) più della selce. Entrato nel sistema economico miceneo, l'arcipelago decadde col tramontare di quella civiltà, ma rimase per tutta l'antichità una sede ambita dal punto di vista strategico e mercantile (commercio dell'allume) e fu rinomato per le cure termali. Dopo un periodo oscuro, durante il quale sopravvissero solo il pascolo e la pesca, all'arrivo dei Normanni i benedettini eressero un monastero a Lipari diedero impulso alle coltivazioni del grano e della vite e ripresero l'esportazione dell'allume e dello zolfo.

Lipari fu saccheggiata nel 1544 dal pirata musulmano Kair-ed-Din, detto il Barbarossa, che ne fece schiavi gli abitanti. La ripresa giunse dopo lungo tempo e la storia dell'arcipelago confluì in quella della provincia di Messina. Dopo l'unità ricevette naturale impulso la commercializzazione della pomice (presente sul versante nord-orientale di Lipari) e furono potenziati i collegamenti marittimi. Oggi le isole Eolie che presentano scorci paesaggistici di notevole bellezza, sono meta di un intenso turismo, favorito dall'ottima struttura alberghiera. L'arcipelago è diviso, dal punto di vista amministrativo, in due comparti: il comune di Lipari, comprendente Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi e Filicudi, e l’isola dì Salina, frazionata in tre comuni: S. Marina Salina, Malfa e Leni.

Lipari, posta sulla costa sud-orientale dell'isola omonima, è il centro principale dell'arcipelago e conta circa 10.000 abitanti. Descritta da Guy de Maupassant come "minuscola, con poche case bianche ai piedi di una grande collina verde", vive prevalentemente di turismo (la struttura alberghiera registra anche un ostello della gioventù), mentre in passato si affidava alla produzione ed esportazione della pietra pomice.

 

Di notevole interesse sono il Museo archeologico eoliano, che conserva importanti reperti dell'antica civiltà dell'arcipelago, il castello, costruito dagli spagnoli dopo la scorreria del Barbarossa, la Cattedrale di età normanna ma fortemente modificata in età barocca, le chiese dell'Addolorata, dell'Immacolata e di S. Maria delle Grazie. Nella contrada Diana si trova la necropoli ellenistica. L’isola presenta numerose attrattive non solo collegate alle attività balneari, ma anche alle caratteristiche paesaggistiche ed ambientali. Presso la frazione di Canneto si osservano le colate di ossidiana della Forgia Vecchia e delle Rocche Rosse; di straordinaria suggestione, in contrasto con l'azzurro del mare, sono le cave di pomice del monte Pelato

     

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