|
|
|
1/2 |
|
|
|
|
|
Messina, terremoto del 28
Dicembre 1908. Palazzata. |
|
|
|
|
|
|
Il 28 dicembre del 1908, alle 5.20, un terremoto
(grado10 della scala Mercalli), di origine tettonica, della durata di 28-30 secondi,
seguito e aggravato da un violento maremoto, distruggeva gran parte degli abitati sulle
due rive dello Stretto. La zona catastrofica fu unellisse con lasse maggiore
di circa 30 chilometri, parallelo allo Stretto, e il minore di circa 20 chilometri;
lepicentro , nello Stretto tra Messina e Reggio. Il mare si sollevò di quasi tre
metri lungo la penisola di San Raineri, si che le acque si riversarono sul porto,
spazzando e sommergendo quel che restava della " Palazzata".
|
|
Il 28 dicembre del 1908, alle 5.20, un terremoto
(grado10 della scala Mercalli), di origine tettonica, della durata di 28-30 secondi,
seguito e aggravato da un violento maremoto, distruggeva gran parte degli abitati sulle
due rive dello Stretto. La zona catastrofica fu unellisse con lasse maggiore
di circa 30 chilometri, parallelo allo Stretto, e il minore di circa 20 chilometri;
lepicentro , nello Stretto tra Messina e Reggio. Il mare si sollevò di quasi tre
metri lungo la penisola di San Raineri, si che le acque si riversarono sul porto,
spazzando e sommergendo quel che restava della " Palazzata". |
|
Il 10 gennaio del 1908 larcivescovo Letterio
DArrigo celebrò a piazza Cairoli, dove frattanto era sorto il primo villaggio di
baracche, la prima messa dopo la catastrofe. Si elevarono quartieri baraccati con tutti i
servizi inerenti, specie presso il viale San Martino che fu per lungo tempo quasi
lunica arteria della Città risorgente. |
|
|
|
|
|