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  Archeologia in Sicilia
 
A partire dall'età del Bronzo
  i ritrovamenti  testimoniano
 
l'espansione micenea nel
  Mediterraneo occidentale
 
 

Per saperne di più  

 
   
 
  Le rotte commerciali egee    
     
Testo di Roberta Irrera     

     
 

Micene, le Mura della città prima della Porta dei Leoni.

 

MM - Aprile 2006
 




 
da Wikimedia Commons
   

Questo fenomeno di espansione micenea nel Mediterraneo occidentale sembra preceduto solo sporadicamente da contatti di genti minoiche, che videro più proficuo uno sviluppo capillare dei commerci nel Mediterraneo orientale, in special modo lungo le coste dell'Anatolia, di Cipro e dell'Egitto, zone a loro più vicine sia per localizzazione che per affinità culturale.  

 La Sicilia si inserì dunque nel circuito commerciale mediterraneo monopolizzato dai micenei nel II millennio a. C., come testimonia, ad esempio, l'insediamento a Monte Grande di Palma di Montechiaro, dove l'attrazione principale per la gente d'oltremare doveva essere costituita dall'antica lavorazione dello zolfo. Già per i secoli XVI e XV a. C., corrispondenti alla fase di formazione della civiltà micenea, ceramiche egee sono state rinvenute nelle aree isolane di Lipari e Filicudi e nella Sicilia meridionale. In realtà tali contatti non si manifestarono solo a livello di produzione ceramica di importazione, ma influenzarono anche alcune strutture architettoniche. Esempio evidente di ciò è un piccolo edificio a pianta centrale rinvenuto a Lipari, una tholos, che, tramite un sistema di irraggiamento, sfruttava una sorgente naturale di acqua calda a scopi termali.

 Quindi nel XIV secolo l'interesse commerciale miceneo si stabilizzò a Lipari e si spinse fino a  Panarea, punto di raccordo con l'Italia peninsulare, per poi espandersi, nel secolo successivo,  all'area di Thapsos, a ridosso di Siracusa, a Cannatello, nell'entroterra della costa orientale di Agrigento, e alla Valle del Platani. L'emporio costiero di Thapsos in particolare testimonia come un flusso commerciale possa influenzare e condizionare notevolmente le "forme dell'abitare": le originarie capanne rotonde furono infatti sostituite da edifici rettangolari a corte centrale, a ricordo della struttura architettonica dei palazzi micenei, e la necropoli indigena fu arricchita da numerosissimi reperti di importazione micenea, cipriota e maltese.

 

 
 
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