Il museo del Novecento.

A quanto è stato previsto dalle pubbliche istituzioni, e che trova difficoltà enormi ad essere attuato, vorremmo solo aggiungere che Messina può esporre degnamente all’attenzione dei visitatori il suo ”Museo territoriale”, costituito dalla città dei Novecento, ricostruita dopo il sisma dei 1908 e che ingloba i frammenti della città storica.

Messina è una città che ha visto sparire i suoi monumenti d’arte a carattere territoriale e il suo tessuto di trama minuta, sotto la furia di molteplici terremoti. Questo sua drammatica esperienza può costituire un elemento fondante d’interesse culturale e scientifico, per meglio valorizzarla, evidenziando la città della ricostruzione e recuperando i frammenti della storia, contestualizzati all’interno di una città nuova, eclettica e novecentista, come è la Messina ricostruita.

Questa città dei Novecento è pertanto un bene che va conservato e valorizzato, mostrando non soltanto i luoghi dell’arte, ma anche quelli dei lavoro, degli scambi commerciali, della religiosità, della comunità, i luoghi naturali e quelli antropizzati. E’ per questo che oggi si può parlare di “museo dei territorio”. Un museo da visitare transitando le sue strade, soffermandosi nelle sue piazze, ammirando gli edifici di pregio o percorrendo la trama fitta delle viuzze dei villaggi, andando a vedere un palmento così come una chiesa.