Sebastiano Occhino
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Superato un cancello si continua a costeggiare il fiume fino ad una biforcazione: seguendone il ramo sinistro si arriva ad un piano roccioso ove si trovano particolari vasche naturali di varie dimensioni, i cosiddetti "marmittoni" o "marmitte dei giganti" così denominate per la loro particolare forma a pentola. Conclusa la visita, magari dopo un bagno rinfrescante, si ritorna sui propri passi fino al bivio precedentemente imboccato e si inizia a risalire la parete della cava fino a raggiungere la pista realizzata negli anni cinquanta, quando venne realizzato l’acquedotto, che procede a mezza costa per un buon tratto e consente all’escursionista che la percorre di ammirare dall’alto il paesaggio del canyon, con il suo continuo susseguirsi di tratti rocciosi ora levigati e aridi, ora modellati dall’erosione del fiume in imponenti scalinate e suggestive cascate, ora lussureggianti di fitta vegetazione. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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