Andrea Gallo, professore di matematica
allAccademia Carolina di Messina e figlio dellannalista Caio Domenico,
incaricò lallievo Francesco Sicuro di realizzare nel 1768 al bulino su rame, e
quindi stampare, alcune "vedute e prospetti della città di Messina". Queste
incisioni, realizzate in un numero limitato di copie, si esaurirono in brevissimo tempo.
Sei di esse furono riprese da Jean Hoüel e inserite nel suo famoso Voyage Pittoresque,
stampato nel 1783 a Parigi. Francesco
Sicuro (Messina 1746 Napoli 1827), dopo un apprendistato alla scuola del Gallo, si
trasferì a Napoli. Architetto, militare di carriera (giunse al grado di Maresciallo),
progettò edifici, strade, piazze, e nel 1806 seguì Ferdinando IV di Borbone nel suo
esilio a Palermo. Ritornato col re nella città partenopea si interessò alla
fabbricazione di porcellane, di cui sperimentò nuove tecniche, ma coinvolto in una serie
di insuccessi economici finì la vita in miseria.
Le giovanili Vedute e Prospetti della
Città di Messina di Francesco Sicuro, datate 1768, risultano oggi la più preziosa
testimonianza della città peloritana prima della quasi totale distruzione segnata dal
terremoto del 1783. Le incisioni del sicuro sono ventuno, compreso il frontespizio firmato
F.S.M.D. et / (0 Francesco Sicuro Messinese Disegnò et incise). Le ultime sei, cui va ad
aggiungersi la splendida grande veduta Messina Capitale guardata dal Settentrione, furono
riprese, come già detto da Jean Hoüel.
L'immagine sotto il titolo è quella
relativa al frontespizio in cui è raffigurata la falce del porto di Messina. Sulla
destra, su un piedistallo, siede Messina nelle sembianze di Pallade Atena. Un
genietto incide sul piedistallo Patriae Sacrum. Un altro genietto disegna il
panorama della città dai ruderi del Tempio di Nettuno. Nei due lati estremi sono il
dritto ed il rovescio di una moneta di Zancle. |