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 La Cittadella di Messina
    
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  La Cittadella di Messina    
     
     

Testo di Dario Buonfiglio


 

 

Pianta della Piazza di Messina, particolare del disegno acquarellato di Giovanni Ottone di Berger 1753 (Napoli Biblioteca Nazionale)
 

 



 

 
 
Senz'altro sarebbe stato preferibile  conservare, intatta o quasi, per una città come Messina, già priva di " memorie storiche", una grande opera dell'ingegno costruttivo del passato. Gli ambienti ancora esistenti della Cittadella si estendono per una superficie di circa 4.500 metri quadrati, i canali perimetrali oggi interrati occupano uno spazio superiore ai 21.000 mq ,mentre le zone di calpestio possono raggiungere gli 80.000 mq.

Gli edifici superstiti, seicenteschi e settecenteschi per la maggior parte consistono in una coppia di Palazzine, in una serie di gallerie ,nel fortino di santo Stefano ed in un insieme di costruzioni , la Controguardia S. Stefano,il rivellino di S. Teresa,l’Opera Carolina e l’Opera S. Francesco che costituiscono gran parte dell’ingresso principale della fortezza, quello dalla parte della città .

 
Forse pochi sanno  che, un tempo , un camminamento segreto collegava la Cittadella con il forte Gonzaga . Il disegno d’insieme dell’opera è ormai perso, ma le parti rimanenti ne conservano scorci pieni di suggestione che possono essere recuperati, dentro i quali possono essere allocate funzioni di grande interesse per riqualificare l’intera zona falcata . La possibilità di creare un polo di attrazione artistico con il  risanamento dell’area monumentale della Cittadella esiste concretamente , grazie ad un dettagliato progetto curato dalla sezione Beni Architettonici della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Messina. Non bisogna dimenticare inoltre che esiste la disponibilità di usufruire di un finanziamento regionale di 25 miliardi. Non cogliere   questa occasione sarebbe un errore imperdonabile per la città di Messina.
 

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