7 Agosto 2006 |
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Per concludere possiamo affermare con lo storico Francesco Renda, Storia della Sicilia dalle origini ai giorni nostri: - che origini della storia siciliana si possono datare all’incirca all’epoca della guerra di Troia; - che il popolamento dell’Isola, documentato da ritrovamenti archeologici, si verifica per ondate migratorie nei sette-otto secoli successivi da parte di popolazioni diverse (Sicani, Siculi, Ausonii, Elimi, Fenici, Greci della Calcide, di Corinto, di Megara, di Rodi e di Creta) che si diffusero in differenti aree dell’Isola; - che “il pluralismo etnico porta ad una duratura divisione geofisica e geopolitica dell’isola almeno per i primi mille anni di storia, cioè dalle origini fino alla conquista romana”. La storia della Sicilia antica, dalle origini alla conquista romana, è, dunque, una storia plurietnica e pluripolitica da intendere e raccontare non in ordine successorio di società e di regimi politici diversi più o meno omogenei (prima siculo, poi sicano, poi greco, poi .greco-punico, poi greco-punico-romano, poi greco-romano, infine romano), bensì in ordine di periodi cumulativamente rappresentati: per i primi 6 secoli (XIII-VIII) come storia dei Siculi e dei Sicani, degli Elimi, dei Fenici e degli Ausonii a prevalente egemonia prima sicana e poi sicula; per i 3 secoli successivi (VII-V) come storia dei Greci, dei Siculi, dei Sicani, degli Elimi, dei Fenici e degli Ausonii a prevalente egemonia greca; per i 2 secoli finali (IV-III) come storia dei Greci, dei Siculi e dei Sicani, e anche degli Elimi e dei Fenici a prevalente egemonia dei tiranni siracusani prima con i Dionisii e gli Agatocle in duro confronto militare con Cartagine e poi in aspro conflitto bellico con Roma che, sconfitta Cartagine e sottomessa Siracusa, impone il suo dominio su tutta l’isola niducendola a provincia del suo sistema politico imperiale. |
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