Denominata anche chiesa della Santissima Trinità, la
chiesa della Magione fu fondata in età normanna, precisamente nel 1191 da Matteo
dAiello, cancelliere del regno. Venne edificata unitamente alla contigua abbazia
dellordine Cistercense; ma soltanto sette anni dopo venne concessa
allordine secolare dei Cavalieri Teutonici, essendo imperatore Arrigo VI.
Questultimo arricchì di proprietà, rendite e privilegi, la chiesa e
labbazia, poiché egli stesso era uno dei confrati. La "Casa dei Cavalieri
Teutonici" era anche la magione (di qui il nome) del precettore generale
dellordine. Assolveva il compito di assistere la popolazione di lingua tedesca che
si trovava nellIsola. Fin
quando il predominio della corte tedesca valse sullItalia, la chiesa della Magione
ebbe un valido sostegno, che venne meno quando mutò la situazione politica e scemò di
conseguenza limportanza dei cavalieri Teutonici. Nel 1492 la chiesa fu loro
sottratta e divenne Commenda, governata per quasi due secoli da abati commendatari. Infine
nel 1787 passò sotto il patronato dei re borbonici. |
|
Stilisticamente la
chiesa si ricollega alla grande cattedrale palermitana, e per questo può essere
considerata come "uno degli ultimi prodotti dellarchitettura siciliana
delletà normanna di ascendenza fatimita" (Giuseppe Bellafiore).
All'esterno, le
masse murarie, riquadrate da cornici rettilinee, e scandite da finestre ogivali incassate,
si evidenziano nel corpo centrale della costruzione, le cui absidi riproducono il
motivo delle arcate intrecciate, tipico dellarchitettura normanna. La facciata
è caratterizzata dalle ghiere bugnate dei portali e delle arcate che contornano
sia i portali che le altre bucature a rincassi, come finestre e nicchie.
Il complesso
originario ha subito modifiche nel corso del tempo, con manomissioni ed apposizioni.
E il caso del prospetto principale liberamente reintegrato, con un arbitrario doppio
loggiato, posto allultimo ordine, in stile neoclassico, ad opera del Valenti, quando
si impegnò nei lavori di restauro nel 1920-24. Nel corso del secondo conflitto mondiale
la chiesa venne semidistrutta dalle bombe; fu quindi restaurata nuovamente ed in parte
ricostruita.
Allinterno
fortemente accentuato è il verticalismo, sottolineato nell'abside dal triplice ordine
delle colonnine. Netta è la divisione fra navate e corpo del santuario raccolto intorno
al coro, giocata su differenti livelli altimetrici, messi in risalto da svettanti arcate
ogivali. Le bombe hanno distrutto la copertura a capriate lignee, dipinta con preziosi
motivi decorativi islamici, oggi riprodotti.
Se le absidi della
chiesa ricordano la cattedrale di Monreale, medesimo riferimento può essere fatto per il
chiostro intorno al quale si sviluppa labbazia che sorge contigua. Ripete
lordine rigoroso delle arcate a sesto acuto, a doppia ghiera ed archivolto, sorrette
da colonne binate terminanti con eleganti capitelli. Del chiostro originario si conservano
il lato meridionale e settentrionale, con pietre tombali quattrocentesche. |
|